Il commissario regionale si appresta a gestire il congresso provando a presentare un partito che non è stato sconfitto. Quello che sorprende è lo strano silenzio di alcuni dirigenti. Forse è arrivato il momento di conoscere il punto di vista e la posizione di alcuni dirigenti che hanno l’ambizione di candidarsi alla guida del PD, uno fra tutti, Sebi Romeo ma, non solo lui
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A destra, a sinistra, al centro e tra i grillini o ex, cercano zattere di salvataggio, ed è sempre più difficile trovarne. La coperta è ormai stretta per tutti. Nella prossima legislatura ci saranno 315 parlamentari in meno. La corsa per il Colle potrebbe diventare un caos
Il voto nel Parlamento europeo a favore della Polonia del leader Carroccio oltre a mettere in difficoltà il leader azzurro, imbarazza anche il premier Draghi. I malumori di Forza Italia sempre più evidenti (ASCOLTA L'AUDIO)
La Meloni da mesi si dichiara contro la certificazione verde e contro ogni forma di politica di contenimento del contagio proposta dal governo Draghi. Ma la leader di Fdi cosa avrebbe fatto al posto del presidente?
Con tutto il rispetto per i costituzionalisti "de' noantri” che in queste ore evocano la Carta per giustificare l’ingiustificabile, sulla certificazione verde non credo che uno Stato serio possa cedere a un ricatto assurdo e minoritario (ASCOLTA L'AUDIO)
Meloni non aveva ancora fatto in tempo a spegnere le polemiche e gli interrogativi sollevati dal caso Fidanza, che già rimane sommersa dalle sue ambiguità. Sulla stessa linea anche il leader del Carroccio (ASCOLTA L'AUDIO)
La sensazione che si respira è che la politica non abbia piena consapevolezza del rischio che corrono le istituzioni democratiche dalla fuga della maggioranza degli elettori dalle urne (ASCOLTA L'AUDIO)
Il successo azzurro e di Occhiuto potrebbe essere il preludio della fine della stagione dell’antipolitica. Il Carroccio perde 4 punti percentuali e oltre 30mila voti. Qualcosa nella gestione Spirlì non ha funzionato
La missione che l’ex sindaco di Riace ha svolto in una terra difficile come la Calabria dovrebbe essere valutata senza contrapposizione ideologiche. Invece si è aperto il solito teatrino del garantismo a corrente alternata
L’arrivo di Draghi a Palazzo Chigi, la scelta di Fdi di restare all’opposizione e il malcontento dei governatori del Nord sono tra le principali cause del momento negativo del leader del Carroccio che però può ancora risalire la china
Il leader dei socialdemocratici tedeschi non ha bisogno di sottolineare che il suo è il partito dei lavoratori ma anche delle imprese, a differenza del suo omologo italiano
Il suo tour in Calabria è stata una ventata di ossigeno. Basterà lo show “contiano” e l’energia delle sue “bimbe” per rianimare un centrosinistra agonizzante e reso inaffidabile dalla gestione politica commissariale del Pd?
Spinge l’elettore non a votare il meglio, ma a votare contro. Un approccio che depotenzia il pluralismo democratico e rivela scarsa fiducia nella propria proposta politica
La coordinatrice Jasmine Cristallo, ospite dei più importanti talk nazionali, è contesa dalle maggiori piazze elettorali del centrosinistra. Curiosamente invece è osteggiata proprio in Calabria
Occhiuto alla testa della peggior destra di sempre marcia verso una vittoria scontata grazie al Pd di Graziano e all’armata Brancaleone della sinistra alternativa di de Magistris e Oliverio. Intanto un nutrito stuolo di parenti “di” sanciscono la proprietà dei partiti dei soliti e traversali “casati”
Il paradosso di questa previsione elettorale lascia basiti: se si sommassero i voti di de Magistris, Oliverio e Bruni, la galassia politica alternativa al centrodestra potrebbe addirittura superare il 60%, invece si consente a Occhiuto di vincere con meno di un terzo del consenso
Dell’imminente “salto della quaglia” della famiglia dei politici crotonesi si rumoreggiava da un pezzo. La casata più potente dell’ex marchesato salta da sinistra a destra senza rimpianti e senza rossore e approda nell’Udc di Cesa (ASCOLTA L'AUDIO)
L’accordo del “Mare Chiaro” siglato dai consoli del Nazareno con alcuni esponenti calabresi prevede il mantenimento di vecchi assetti di potere democrat e poi la corsa alla camera e al senato in vista delle politiche. La Bruno Bossio pronta a candidarsi a palazzo Campanella (ASCOLTA L'AUDIO)
Il segretario nazionale del partito e il responsabile degli enti locali supportati dal commissario regionale, dopo aver mortificato ogni forma di democrazia interna sono approdati al nulla. E ora qualcuno accarezza l’idea di non presentare la lista alle prossime regionali (ASCOLTA L'AUDIO)
È desolante che in una terra ricca di modelli amministrativi virtuosi prevalgano le vecchie dinamiche politiche trasformiste, doppiogiochiste e trasversaliste. Sarebbe bello, se una generazione di eccellenti primi cittadini avesse la capacità di mettere da parte simboli, tessere di partito, divisioni ideologiche e desse vita ad un patto per la Calabria (ASCOLTA L'AUDIO)
Il sindaco di Catanzaro formalmente sarà collocato da indipendente gradito alla Lega. Spazio anche per un assessore vibonese targato Mangialavori. Il coordinatore regionale degli azzurri gradirebbe la presenza di una new entry, il cardiologo Michele Comito. Tuttavia sarà derby con il consigliere regionale uscente Vito Pitaro. In difficoltà Cannizzaro
Maria Antonietta Ventura potrebbe essere la candidatura giusta. Ma è stata annunciata senza aver creato le giuste condizioni. Il centrosinistra rischia di andare incontro a una sconfitta peggiore di un anno fa con Callipo se non cambia metodo e uomini sul territorio (ASCOLTA L'AUDIO)
Il senatore di Vibo voleva dimostrare di essere parte fondamentale della strategia e battezzare la candidatura a presidente proprio nella sua città. Risultato? Mezzo centrodestra è irritato e le sorelle Santelli hanno diffidato il capogruppo Fi. La fuitina vibonese si è trasformata in un disastro (ASCOLTA L'AUDIO)
La Calabria per i signori del Pd nazionale è un laboratorio dove provare quello che non sono capaci di realizzare altrove: l’alleanza con il M5s. Un partito che divora i suoi figli migliori. Tutto ciò finalizzato a continuare a tenere in vita quadri nazionali inventati, servi sciocchi di oligarchi vecchi e nuovi
L’ulteriore slittamento dell’annuncio formale e ufficiale dovrebbe essere vissuto con un po’ di apprensione dai protagonisti ma il deputato Fi di Cosenza appare blindato. Gli equilibri nazionali e regionali che hanno determinato la scelta (ASCOLTA L'AUDIO)