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giovedì 9 aprile 2020 | 13:59
Cronaca

Coronavirus, a Rosarno la Pasqua è on line con “astinenza” da Affruntata - Notizie

Il vicario vescovile don Pino Varrà illustra il significato diverso delle messe senza popolo e dei riti comunitari della settimana Santa che non si possono tenere per il rischio assembramento  

di Agostino Pantano

Settimana Santa con le messe on line ma, ovviamente, senza la tradizionale Affruntata. Il rito popolare che rappresenta l’incontro tra la madonna e il Cristo Risorto, tradizione a cui i calabresi non hanno mai rinunciato anche in periodi di difficili, non ci sarà «ma – spiega don Pino Varrà, vicario generale della diocesi di Oppido Mamertina – è importante quello che la Pasqua lascia nel cuore, indipendentemente se si partecipa o no dal vivo».

 

Il sacerdote, che guida anche la parrocchia San Giovanni Battista di Rosarno, è protagonista di una iniziativa che vuol rispondere alla domanda di sacro che la pandemia ha accentuato. «Insieme alla parrocchia dell’Addolorata – afferma – celebreremo le messe in tre chiese diverse e le trasmetteremo sui canali social. Faremo anche la Via Matris e ovviamente potranno partecipare solo i concelebranti e qualche lettore». Dopo le denunce a seguito della messa celebrata a Filadelfia, è massima l’attenzione per evitare che qualche fedele si imbuchi senza autorizzazione, ed è per questo che don Varrà ribadisce il senso esaustivo delle messe.

 

«Il buon cristiano – commenta – sa che non sempre la somministrazione dell’eucarestia è possibile, pensiamo ai Paesi dove la chiesa cristiana è bandita, e quindi il tipo di celebrazione possibile in assenza di popolo, rappresenta un atto di comunione che da solo basta a significare l’arrivo di Cristo nel nostro cuore». L’investimento nella rete internet, del resto, è un tratto distintivo dell’impegno che tutta la chiesa diocesana sta dimostrando e sono davvero tante – qui come altrove – le manifestazioni religiose amplificate dai social. Lo scopo è uno ed ha un alto significato anche civile: nei giorni pasquali da bollino super rosso, tra la tentazione della gita fuori porta e l’astinenza dai riti comunitari, i prefetti e sindaci da un lato, parroci dall’altro, rinnovano l’appello a non uscire dall’isolamento.