’Ndrangheta - Inchiesta Anteo, il soveratese snodo nelle rotte del traffico di droga: 37 indagati - Notizie
I sostituti procuratori hanno chiuso il cerchio sull'operazione messa a segno lo scorso maggio dalla compagnia carabinieri di Soverato sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini
di Luana Costa
Cocaina, eroina, marijuana, hashish e sostanze psicotrope. Avrebbero inondato le piazze di spaccio del basso ionio catanzarese di sostanze stupefacenti. È questa l'accusa che la Procura di Catanzaro muove a 37 indagati già finiti nel maggio scorso nelle maglie dell'inchiesta Anteo, messa a segno dalla compagnia carabinieri di Soverato sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro.
I sostituti procuratori, Debora Rizzo e Stefania Paparazzo, hanno infatti chiuso il cerchio sulla inchiesta con la notifica ai 37 destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini.
Le accuse
Le accuse a vario titolo sono quelle di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, anche con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto. In particolare. Il basso ionio catanzarese era divenuto, secondo la ricostruzione della Procura, uno snodo nevralgico per il traffico di stupefacenti proveniente dalla provincia di Reggio Calabria e dal vibonese. Tra gli indagati spunta infatti il nome di Emanuele Mancuso, oggi collaboratore di giustizia ed esponente della famiglia Mancuso.
Gli indagati
L'indagine aveva riguardato in particolare il territorio del Soveratese e i comuni di Chiaravalle Centrale, Gasperina, Petrizzi e Cardinale divenute mete strategiche nelle rotte del traffico di stupefacenti. Gli indagati sono:
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Vincenzo Cicino, Francesco Russomanno, Sergio Rotundo, Francesco Sabatino, Saverio Loiero, Antonio Lomonaco, Diego Brancia, Francesco Muzzopappa.