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mercoledì 18 maggio 2022 | 09:50
Cronaca

L’operazione a Crotone - Immigrazione clandestina, arrestati due latitanti coinvolti nell’inchiesta Ikaros - Notizie

L’operazione scattata a Crotone nel febbraio 2021 aveva fatto luce sull'esistenza di due associazioni che avrebbero favorito attraverso una serie di attività illecite la permanenza di extracomunitari in Italia

di Redazione

Arrestati due latitanti coinvolti nell’inchiesta Ikaros. Si tratta di un cittadino afghano e un iraniano. L’operazione scattata a Crotone nel febbraio 2021, aveva fatto luce sull'esistenza di due associazioni che avrebbero favorito attraverso una serie di attività illecite la permanenza di extracomunitari nel territorio italiano. In tale contesto la Polizia locale aveva arrestato 24 persone, per un totale complessivo di 91 indagati, accusati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico d'influenze illecite, corruzione.

Nelle scorse ore è giunto presso l’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Copenhagen, scortato da personale del Servizio della Cooperazione internazionale, il cittadino afghano A.S.K., latitante dal 24 febbraio 2021 destinatario di un mandato di cattura europeo sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nell'ambito della nota operazione della locale Squadra Mobile. L’uomo è stato indagato per il reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falsificazione di documenti.  

L’odierno arresto fa seguito ad un'altra esecuzione di mandato di cattura europeo, avvenuta nell’aprile scorso nell’ambito della medesima operazione di Polizia, allorquando giungeva presso l’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Amsterdam, il cittadino iracheno W.K.R, latitante dal 24 febbraio 2021. Dovrà rispondere di corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dopo le formalità di rito sono stati trasferiti nel carcere di Rebibbia.