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venerdì 9 giugno 2023 | 19:15
Cronaca

Botta e risposta - Girifalco, il Comune smentisce la Filcam Cgil: «A nessun bambino è stato tolto il piatto» - Notizie

Il consigliere comunale delegato alla gestione del servizio racconta come sono andate le cose: «Era in corso un tracciamento dell’Asp ma i due piccoli non erano registrati sull’app obbligatoria per legge. Così i genitori sono venuti a prenderli»

di Redazione

Delia Ielapi consigliere comunale di Girifalco

Nella giornata di ieri, il sindacato Filcam Cgil aveva denunciato un increscioso episodio che secondo il sindacato si sarebbe consumato in una scuola di Girifalco, nel Catanzarese. Qui, secondo la Filcam, due bambini si sarebbero visti sfilare il piatto che stavano per consumare alla mensa scolastica, perché l'app con la quale le famiglie sono obbligate ad interagire per fruire del servizio non aveva registrato i due piccoli per quel giorno. 

In riferimento a quanto accaduto e relativamente al servizio di refezione scolastica, l’Amministrazione Comunale ha inteso chiarire alcuni punti attraverso la seguente nota:

L’Amministrazione Comunale non ha mai dato indicazioni diverse da quelle dettate dal buon senso. Anzi. Come attestano i registri Donacod, in tutto l’anno scolastico, il servizio è stato garantito anche ai bambini la cui prenotazione non risultava perfettamente in linea con l’App. Peraltro scelte differenti non sarebbe mai state possibili considerato che, mai come quest’anno, la commissione mensa ha vigilato in modo assiduo sull’attività svoltasi.

A sostegno di tale tesi, basta osservare un dato: nell’anno scolastico 2022/2023, a fronte di un’erogazione alla ditta per l’espletamento del servizio pari a 115.995,13 euro, le prenotazioni ammontano a 36.625,88 euro pari al 31.57%.

L’attività relativa al mondo della scuola e, in generale, dei bambini si è sempre svolta in sinergia con tutti gli organismi competenti: scuola, Asp, commissione mensa, consiglio d’istituto, rappresentanti dei genitori e singoli genitori sempre ed esclusivamente nell’interesse e a tutela della popolazione scolastica. Appare, pertanto, strano che l’interessamento su quanto accade nella scuola e, in questo caso, nella mensa, si manifesti solamente quando episodi delicati come questo vengono, artificiosamente, trasformati in attacchi politici all’amministrazione ed, in particolare, al delegato che opera con dedizione e impegno alla cura del settore mantenendo, peraltro, serrati contatti con tutti gli organismi competenti e preposti.

Ben vengano i controlli dell’Asp, così come ben accetti sono i consigli, i suggerimenti e/o rilievi per migliorare i servizi. Altra cosa sono le pretestuose osservazioni finanche linguistiche sul titolo di un’iniziativa o di iniziative a cui molti gruppi politici, in tanti anni, non hanno mai preso parte, perdendo l’occasione di conoscere da vicino e nel dettaglio le dinamiche delle cose.