Il monitoraggio - Goletta dei laghi, i bacini calabresi godono di buona salute: inquinato solo uno dei sette punti campionati - Notizie
VIDEO | Valori entro i limiti di legge per le acque della Sila: Arvo, Ampollino, Cecita, Ariamacina e del Passante. Unico neo l'Angitola, dove uno dei due prelievi ha dato risultati fuori norma. Il dossier di Legambiente è stato presentato questa mattina a Cosenza
di Mariassunta Veneziano
Uno stato di salute complessivamente buono, con un solo neo. Parliamo dei risultati di Goletta dei laghi 2023, il monitoraggio annuale di Legambiente. Oggetto del campionamento le acque dei bacini della Sila – Arvo, Ampollino, Cecita, Ariamacina e del Passante – dove i valori rilevati sono risultati nei limiti di legge. Ma quest’anno si è aggiunto anche l’Angitola, nel Vibonese, e il neo è proprio qui: uno dei due punti campionati, infatti, è risultato inquinato.
Dopo il mare, dunque, tocca ai laghi. Sotto osservazione canali e foci dei fiumi, quelli che Legambiente definisce «punti critici», ossia dove è possibile rilevare le cause di un eventuale inquinamento e da qui partire alla ricerca di una soluzione. Nel mirino cattiva depurazione e scarichi illegali, le principali minacce alla salubrità dei laghi così come del mare.
I risultati sono stati presentati questa mattina a Cosenza, nella sala degli stemmi della Provincia. Al tavolo dei relatori la presidente di Legambiente Calabria Anna Parretta, affiancata dal responsabile nazionale Aree protette e biodiversità (nonché presidente del circolo Legambiente Sila) Antonio Nicoletti, e la funzionaria della Regione Maria Annunziata Longo, in rappresentanza del dirigente del dipartimento Ambiente Salvatore Siviglia.
«Dati complessivamente positivi», sottolinea Parretta. Sei dei sette punti campionati, infatti, non presentano valori che eccedono i limiti di legge. Oltre alle analisi microbiologiche, Legambiente ha effettuato analisi chimiche dei principali parametri utili a determinare i carichi di azoto e fosforo nelle acque lacustri: in tutti e sei i laghi i risultati rientrano negli standard per quanto riguarda le concentrazioni di azoto (totale e ammoniacale), nitrati, nitriti, Cod, fosforo totale, cloruri e solfati.
I laghi: così ricchi, così fragili
«Come lo scorso anno, oltre ai classici parametri riguardanti una cattiva o assente depurazione – spiega la presidente regionale dell’associazione –, sono state effettuate anche le analisi chimiche per determinare i carichi di azoto e di fosforo. I laghi sono ambienti molto ricchi di biodiversità che forniscono preziosi servizi ecosistemici ma allo stesso tempo sono sistemi molto fragili che subiscono profonde pressioni di origine prevalentemente antropica. Le minacce, oltre dai cambiamenti climatici, provengono soprattutto dall’inquinamento da fonte agro-zootecnica, da reflui urbani o industriali e da scarichi illegali. È essenziale, quindi, una sempre maggiore attività di prevenzione, programmazione e controllo territoriale da parte delle autorità competenti anche attraverso continui ed opportuni monitoraggi sulla qualità delle acque, anche per rilevare la presenza di pesticidi, erbicidi e metalli pesanti. La tutela dell’ambiente costituisce la priorità assoluta da intersecare con l’utilizzo a scopi agro-industriali delle acque e con la fruizione turistica dei luoghi».
Uno strumento per la transizione ecologica
«I laghi silani – dichiara Antonio Nicoletti – sono parte integrante del paesaggio tutelato attraverso il Parco nazionale e la rete Natura 2000, ma deve crescere la conoscenza di questi ambienti per organizzare meglio l’utilizzo degli ecosistemi lacustri che, in una logica multifunzionale, devono essere utilizzati in chiave sostenibile e per favorire la transizione ecologica del territorio. A partire dall’utilizzo idroelettrico che deve portare maggiori utilità al territorio a quello turistico che deve cambiare passo e promuovere le località lacustri mete turistiche a partire da Lorica. Per questa ragione le nostre proposte vanno nella direzione di una maggiore conoscenza, gestione e valorizzazione delle risorse naturali presenti nel territorio che devono essere utilizzate in maniera consapevole e garantire benefici alle comunità locali e migliorare le condizioni dell’ambiente».
Dieci proposte
Ed ecco le proposte di Legambiente «per una adeguata valorizzazione e tutela» dei laghi.
I dati nel dettaglio
A risultare inquinato, nel lago Angitola, il punto alla foce dell’immissario a Monterosso Calabro, mentre nessuna criticità è stata riscontrata nell’altro punto di campionamento, l'oasi Wwf Lago Angitola, nel Parco naturale regionale delle Serre a Maierato.
Nell’Arvo il prelievo è stato effettuato dal lato nord del lungolago della località di Lorica, nel comune di San Giovanni in Fiore e, a differenza dello scorso anno, è risultato entro i limiti.
Per l’Ampollino, il punto di prelievo si trova nel tratto di lago a cui si accede dalla Sp 61, all'altezza dell'ingresso villaggio Palumbo, in località Trepidò nel comune di Cotronei: anche qui esito positivo.
Stesso giudizio per i prelievi effettuati nel Cecita, nel tratto antistante il centro visite Cupone, nel comune di Spezzano della Sila; nell’Ariamacina, sulla strada verso la diga (lato nord) a Casali del Manco; infine, nel lago del Passante, dietro il villaggio Lagomar (lato ovest) a Sorbo San Basile.