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venerdì 13 ottobre 2023 | 13:46
Economia e Lavoro

Nuovi spiragli - Lavoratori Simet reintegrati, Baldino (M5s): «Ora l’azienda riassuma tutti i 40 licenziati, basta scelte ingiuste» - Notizie

La vicecapogruppo alla Camera interviene dopo le prime 5 sentenze che hanno dato ragione ai dipendenti mandati a casa 13 mesi fa: «Il ritrovato accordo con Busitalia permette di scongiurare nuovi tagli e di far rientrare quanti erano finiti fuori»

di Redazione

Nel riquadro, la parlamentare Vittoria Baldino

«Esprimo piena vicinanza ai lavoratori che tredici mesi fa sono stati licenziati dalla Simet e che gradualmente stanno vedendo i frutti di una battaglia dura ma giusta vedendosi riconosciuto come illegittimo quel licenziamento». Sulla vicenda Simet, e sugli ultimi sviluppi relativi alle sentenze con cui è stato disposto il reintegro di 5 dei 40 lavoratori licenziati 13 mesi fa, interviene la vicecapogruppo M5s alla Camera dei deputati Vittoria Baldino, che si è interessata al caso già da tempo.

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Sentenze, sottolinea la parlamentare, che «ci dicono che quei licenziamenti non dovevano avere luogo. Licenziamenti pure in parte giustificati dall’azienda con la rottura ingiustificata dell’accordo siglato nel marzo del 2018 tra Ferrovie dello Stato Italiane, attraverso la società Busitalia Sita Nord, e il gruppo Simet. Rottura riconducibile al socio pubblico e che aveva reso necessario pertanto un’interrogazione alla Camera dei deputati».

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«Ora – rimarca Baldino – 5 sentenze raccontano storie di licenziamenti illegittimi e il doveroso reintegro nel posto di lavoro. Sono storie che si intrecciano con il ritrovato accordo tra Busitalia e Simet. Un accordo che stando ad informazioni informali permetterebbe di scongiurare nuovi licenziamenti e che non può non coinvolgere anche i 40 dipendenti licenziati alla luce anche delle recenti sentenze. Sono certa che se è sincera l’attenzione di Simet verso i propri dipendenti il reintegro di quanti licenziati alla luce degli ultimi risvolti sia solo questione di tempo. Perché è sicuramente finito il tempo delle scelte ingiuste a danno dei lavoratori».