Ricorso accolto

Cosenza, era tra i 40 lavoratori Simet licenziati: ora il giudice lo reintegra

Riscontrate irregolarità nei criteri di scelta adottati dall’azienda per dichiararlo in esubero, si riaccendono le speranze anche per gli altri trentanove colleghi

26
di Marco Cribari
12 ottobre 2023
15:11

Il destino dei quaranta dipendenti della Simet spa, licenziati il 10 settembre del 2022, è da oggi un po’ meno ineluttabile. Uno di loro, infatti, si è visto reintegrare sul posto di lavoro da un’ordinanza del Tribunale di Cosenza ed è una notizia che potrebbe riaccendere una fiammella di speranza anche nei suoi colleghi. Non a caso, il profilo di illegittimità rilevato dal giudice Vincenzo Lo Feudo riguarda i criteri di scelta adottati dalla Simet per decidere quali fossero i dipendenti a cui rinunciare e quelli da mantenere in organico. Ciò che in aula è valso per lui, quindi, potrebbe essere valido pure per altri.

Leggi anche

Lo strumento utilizzato all’epoca è quello del punteggio assegnato a ciascun lavoratore sulla scorta di parametri quali anzianità, situazione familiare e condotta lavorativa. Da qui si è giunti poi alla formazione di una graduatoria capestro per determinare chi è dentro e chi è fuori. Nel suo caso, però, i punti gli sarebbero stati attribuiti per difetto e senza le motivazioni dovute, circostanza che ha suggerito al giudice di accogliere il ricorso presentato dall’avvocato Marco Vetere. Il provvedimento condanna anche l’azienda di trasporti a versare al lavoratore tutte le mensilità arretrate e i contributi previdenziali a partire dalla data d’interruzione del rapporto professionale.


Una vittoria in piena regola, dunque, ma ancora dal sapore agrodolce. Nel caso di specie la Simet, potrebbe impugnare l’ordinanza oppure rinunciare a qualunque tipo di opposizione, ma cosa accadrebbe se davvero il numero di ricorrenti vittoriosi in tribunale crescesse in modo esponenziale? L’azienda potrebbe revisionare l’elenco degli esuberi? A fronte di un gruppo di lavoratori che rientrano, altri sono destinati a uscire?     

Il giudice lo spiega a chiare lettere: sono solo i criteri di scelta viziati da irregolarità che rendono il licenziamento illegittimo agli occhi della legge; eventuali errori procedurali, invece, comportano al più un indennizzo in favore del licenziato. E nel caso della Simet, la procedura adottata sembra essere comunque in regola. Del resto, già a gennaio del 2020, l’analisi della situazione aziendale risultava impietosa. A causa della pandemia, quell’anno i ricavi passano da quindici milioni e mezzo di euro a soli tre milioni e mezzo, una contrazione del 78%. E nonostante procedure di fusione e altre misure adottate per fronteggiare la crisi, nel 2021 va in fumo un altro milione e mezzo di euro.

Da qui, dunque, la decisione di rinunciare a una parte del personale: dei settanta lavoratori ritenuti in sovrannumero, trenta hanno rassegnato le dimissioni e per altri quaranta si è aperta la procedura di licenziamento collettivo. Proprio quest’ultima torna ora in discussione a seguito dell’ordinanza Lo Feudo, ma tant’è: per gli ex lavoratori della Simet il futuro resta incerto. Una condizione a cui, purtroppo, hanno fatto il callo.       

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top