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sabato 2 dicembre 2023 | 12:36
Sanità

La manifestazione - San Giovanni in Fiore, sit-in di protesta di Donne e Diritti davanti l’ospedale per la sanità - Notizie

VIDEO | L’associazione che da anni lotta per il comparto sanitario da stamane è tornata nuovamente in piazza per chiedere interventi immediati. All'iniziativa ha partecipato anche una delle donne ha partorito in casa negli ultimi mesi 

di Francesco Oliverio

«Siamo tornati qui per chiedere interventi immediati per la sanità sul territorio. La protesta non si fermerà ad oggi, ma andrà avanti ad oltranza con iniziative alla Cittadella regionale, e se necessario anche a Roma». Parte da qui l’intervento della presidente dell’associazione Donne e Diritti, Stefania Fratto, durante il sit-in in corso all’ospedale di San Giovanni in Fiore. Un’iniziativa annunciata nei giorni scorsi per continuare a tenere accesi i riflettori sulla situazione deficitaria della sanità sul territorio silano. 

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«Sono tanti i servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, che da tempo languono in uno stato di inefficienza e su cui rivendichiamo la massima attenzione di tutti i livelli Istituzionali finora assenti, distratti, disimpegnati. Nel lungo elenco degli interventi necessari per ristabilire un minimo segno – spiega Stefania Fratto - di reale inversione di marcia ricordiamo per l’ennesima volta: serve la Casa della maternità, o almeno l’attivazione del punto nascita; è indispensabile ed urgente potenziare l’organico strutturale dei medici ospedalieri con unità in medicina e chirurgia; sono necessari un pediatra e un ortopedico al pronto soccorso; cardiologo e gastroenterologo nel reparto di medicina. Serve far funzionare con i medici competenti le attrezzature medicali e diagnostiche presenti nell’Ospedale e non utilizzate con danno sanitario e grande spreco finanziario».

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Un sit-in al quale ha partecipato anche Maria Paola e il piccolo Gabriel, “protagonisti” nella notte tra il 23 e il 24 giugno scorso, di un parto sul pianerottolo di casa. Il terzo caso in pochi mesi che la comunità sangiovannese ha vissuto, con il punto nascita chiuso da anni e le donne partorienti costrette a trasferimenti verso gli ospedali di Cosenza e Crotone. 

Le motivazioni del sit-in di Donne e Diritti: