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martedì 25 settembre 2018 | 13:28
Animal house

Tumore alla prostata, il cane Hoover è il primo paziente curato con la nanomedicina - Notizie

Il beagle ha dieci anni ed è anche il primo paziente al mondo a ricevere questa particolare cura. Sono stati i ricercatori dell'Università del Queensland in Australia ad aiutarlo, gli stessi sperano di individuare un trattamento migliore per le persone contro la sua stessa malattia 

Buone notizie per Hoover, un beagle di dieci anni affetto dal cancro alla prostata, una malattia che colpisce tantissimi cani di sesso maschile, in età avanzata. Hoover è il primo paziente al mondo a ricevere una particolare cura che segue i principi della nanomedicina, la tecnica basata sull'uso di minuscole particelle per veicolare i farmaci nell'organismo. Nel suo caso, le terapie mirano specificatamente a una proteina presente nel suo carcinoma. Sono i ricercatori dell'Università del Queensland, in Australia, ad aiutare Hoover, i quali sperano di individuare un trattamento migliore per le persone contro la sua stessa malattia.

 

Per Kris Thurecht, professore associato dell'ateneo, la nuova tecnologia è importante per far progredire la ricerca contro il cancro. «La chemioterapia - spiega - è un trattamento comune per la maggior parte dei tumori. Sfortunatamente può anche causare seri effetti collaterali perché non è sempre in grado di differenziare le cellule tumorali da quelle sane, a volte danneggiando nel processo le cellule sane. I nanofarmaci con la capacità di indirizzarsi su specifiche aree possono portarci a indirizzare i farmaci chemioterapici dove sono necessari e uccidere le cellule cancerogene con un impatto minimo sulle cellule sane». Spiegano dall'ateneo come studi pre-clinici abbiano avuto successo nel trattamento del cancro alla prostata in laboratorio, portando in alcuni casi alla remissione totale.