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giovedì 17 gennaio 2019 | 16:01
Economia e Lavoro

I sindacati: «Situazione disastrosa per i dipendenti dei call center calabresi» - Notizie

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno chiesto un incontro con l'amministrazione comunale di Catanzaro per superare le condizioni di precariato in cui versa la classe lavorativa

di Redazione

Immagine di repertorio

Una situazione critica. È quella prospettata per i dipendenti dei call center calabresi dai segretari generali della Slc Cgil, Daniele Carchidi, della Fistel Cisl, Francesco Canino, e della Uilcom Uil, Fabio Guerriero, che in una nota l'hanno definita «una catastrofe occupazionale e un impoverimento dell’economia locale».

Un dramma sociale

I sindacati hanno inviato oggi alle prefetture calabresi una comunicazione nella quale segnalano «la grave situazione di dramma sociale che sta vivendo il territorio a causa dei mancati rinnovi dei contratti a tempo determinato a seguito dell'entrata in vigore del "Decreto dignità". Senza voler entrare nel merito del provvedimento di legge - proseguono -, onde evitare strumentalizzazioni politiche di vario genere, gli effetti che ne derivano non sono sicuramente quelli auspicati dalla dichiarata volontà del legislatore».

«Superare le condizioni di precariato»

Aggiungono Carchidi, Canino e Guerriero: «Il provvedimento doveva agevolare il superamento delle condizioni di precariato per i tanti contratti a tempo determinato o in somministrazione, favorendo la tanta agognata stabilizzazione. Nei fatti ciò che sta accadendo è totalmente in direzione contraria. In Calabria mille lavoratori hanno già perso il lavoro da luglio a oggi e 500 potrebbero essere coinvolti nei mesi a seguire», hanno concluso.

 

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