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lunedì 16 ottobre 2023 | 15:14
Politica

Regione Calabria - Arresto Medaglia, i capigruppo di opposizione: «Occhiuto sia più prudente nelle nomine, serve cambio di passo» - Notizie

Bevacqua (Pd), Tavernise (M5s) e Lo Schiavo (Misto) invitano il presidente della Regione alla cautela nel prendere decisioni e a «un atteggiamento più dialogante per evitare nuovi intoppi»

di Redazione

Da sinistra: Bevacqua, Lo Schiavo e Tavernise

I capigruppo della minoranza in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) intervengono dopo la notizia dell'arresto di Carlo Maria Medaglia, che era stato indicato qualche giorno fa dalla Giunta regionale quale nuovo commissario dell'Arpacal. In particolare, l'opposizione, in una nota congiunta, chiede «maggiore prudenza nell’azione di governo portata avanti dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto».

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«È il secondo episodio di questo genere che coinvolge la Calabria e le nomine del presidente Occhiuto in un intervallo di tempo davvero ridotto - scrivono Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo facendo riferimento anche al caso Minenna -. Siamo convintamente garantisti, non a corrente alternata, e siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e nella possibilità che i soggetti coinvolti possano dimostrare la propria innocenza. Lasciando, però, il merito delle vicende giudiziarie allo svolgimento dei processi, rimane una riflessione di fondo che non può non essere svolta».

E spiegano quindi: «La fretta non è mai una buona consigliera e il presidente Occhiuto, sia per quel che attiene le nomine che la gestione dell’azione amministrativa e legislativa, ne ha avuta fin troppa fin dal suo insediamento, così come ha prestato troppo ascolto alle pressioni romane. Allo scopo di regalare, soprattutto via social e sui media, l’immagine di una Calabria che cambia a velocità prodigiosa, ha abituato la sua maggioranza a saltare passaggi istituzionali dovuti e ad imporre normative a colpi di fiducia. Salvo poi dovere tornare in Aula per correggere impianti normativi che non reggono alla prova dei fatti. Sarebbe opportuno – concludono i capigruppo di minoranza – provare a cambiare passo, adottando un atteggiamento più dialogante e soprattutto più prudente per evitare nuovi intoppi in un percorso di governo che ha già palesato tutti i suoi limiti».