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lunedì 4 dicembre 2023 | 13:00
Good morning Vietnam

Settima arte - La fine del mondo in dieci film postapocalittici: così il cinema racconta il futuro - Notizie

Da Lars Von Trier a Curon, ecco una carrellata di opere che tra il dramma, l'azione e l'attesa, raccontano il peggiore degli scenari senza dimenticare la tenerezza

di Alessia Principe

Poul Anderson non ne ha voglia, ma gli tocca fare un salto nel tempo per inventare una formula che aiuti un gruppo di astronauti a ritornare, dopo un rimpicciolimento, a dimensioni umane. Così comincia un racconto di Philip K. Dick, "Pulce d'acqua". Il protagonista della storia, scritta dall'autore di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" e "Ubik", si trova in questo modo a partecipare a un convegno di Precog cioè scrittori di fantascienza, considerati dei veggenti, e scambia due parole anche con Ray Bradbury, A. E. van Vogt, Murray Leinster e con lo stesso Dick che si autocita nel suo stesso racconto. Che gli autori sci-fi abbiano anticipato spesso il futuro, è cosa nota, quasi inquietante, tanto che qualcuno ha anche azzardato a chiamarli "viaggiatori del tempo". Morgan Robertson, alla fine dell'Ottocento scrisse un romanzo in cui prevedeva, con dovizia di particolari, l'affondamento del Titanic e, agli inizi del Novecento, persino Pearl Harbor e la bomba atomica poi sganciata su Hiroshima e Nagasaki. 

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Gli impianti immaginifici degli autori sci-fi, da invenzioni pseudoscientifiche sono diventati, spesso, realtà concreta del presente. E anche il cinema non ha lesinato su predizioni fantascientifiche o disastrose (poi diventate cronaca vera), condensate nel genere post-apocalittico declinato come drama autoriale, prodotto commerciale (e ultracommerciale) o chicca festivaliera. (clicca avanti per continuare a leggere)