La fine del mondo in dieci film postapocalittici: così il cinema racconta il futuro
Da Lars Von Trier a Curon, ecco una carrellata di opere che tra il dramma, l'azione e l'attesa, raccontano il peggiore degli scenari senza dimenticare la tenerezza
Melancholia
Lars von Trier non ha mai fretta. Scrive i suoi film con pazienza e lentezza, la stessa che ama mettere nelle scene ultra-slow di cui è maestro, cesellate come dipinti fiamminghi. Anche in Melancholia, che vede nel cast anche una delle sue muse, Kirsten Dunst, la distopia è sciolta nelle lunghe sequenze oniriche che aumentano il senso di angoscia e straniamento della protagonista. Davanti a un disastro inevitabile, la collisione con il pianeta Melancholia, seguiamo il crollo psicologico di una neo sposa, infelice e preda di turbamenti interiori che come un mare in tumulto, le levano la gioia dall'animo. In mezzo il rapporto conflittuale con sua sorella mentre intorno la Terra trema e attende la sua fine al chiaror di luna. (clicca avanti per continuare a leggere)