Su nonna Rosina e il sindaco di Cosenza Franz Caruso, scendono Antonio Marziale e Valerio Donato

A 94 anni la donna di Varapodio finisce sulla copertina del National Geographic che indaga la ricetta della longevità. Nonna Rosina (Maria Rosa) attorniata dai nipoti confessa che la sua dieta è sempre stata vegetali e tanta frutta: al che gli intervistatori si sono chiesti se davvero abiti in Calabria, o se sia un’infiltrata vegana nella terra della soppressata e delle frittole.

Commentando il ricorso di Catanzaro contro Medicina all’Unical, il sindaco di Cosenza afferma: «I Masaniello facciamoli fare ad altri. Non possiamo aizzare le folle per difendere un piccolo orticello». Bravo Franz, ora però fai una proposta a Fiorita: invece che Medicina, a Catanzaro e Cosenza aprite Agraria, così ciascuno coltiva il proprio orticello e non se ne parla più.

Gran risultato per la presidente cosentina di D.i.RE (donne in rete contro la violenza): Chiara Ferragni devolverà all’associazione il cachet di 100.000 euro che riceverà come co-conduttrice del festival di Sanremo. E pazienza se Selvaggia Lucarelli tuona «per lei sono briciole». Noi calabresi conosciamo la differenza tra le briciole e un pezzo di pane donato con amore.

Invece di far scivolare nell’oblio i due milioni e mezzo spesi dalla Calabria per il villaggio di Natale a Milano, l’ex assessore va da Myrta Merlino su La7 (che riprende l’inchiesta di LaCnews24) affermando che l’operazione ha avuto un ritorno promozionale del valore di 80 milioni. Fausto scende perché sbaglia i conti, il ritorno non è di 80 ma di 60 milioni: le risate degli italiani.

A Taormina un ristorante ha tenuto fuori un imprenditore reggino con bebè e carrozzina al seguito e lui scomoda pure la dichiarazione Onu sui diritti dell’infanzia. Antonio, la prossima volta chiediti anche quante carrozzine riescono a entrare sui mezzi di trasporto o negli uffici calabresi, o quanti asili nido pubblici ci sono. Sei il garante dell’infanzia, non della dieta mediterranea gourmet.

Il docente s’inerpica sul diritto, ma alla fine il nocciolo è quello: Medicina a Cosenza non s’ha da fare, Catanzaro uber alles. «Tendenzialmente non sono campanilista ma lo divento quando si tenta di aggredire la mia città», dice. Valerio, ma di quale aggressione parli? Tendenzialmente anche noi non siamo campanilisti, ma lo diventiamo quando si tenta di girare la frittata.