Agguato fallito a Vibo Valentia, si costituisce il figlio

Il giovane avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro il padre, nel tardo pomeriggio di domenica. Il 41enne si era riparato all'interno del palazzo
6 giugno 2017
08:03

Si è costituito con il suo avvocato, Costantino Casuscelli, il figlio di Massimo Ripepi, il 41enne contro cui domenica pomeriggio è stato aperto il fuoco in una traversa di via Giovanni XXIII a Vibo Valentia. Si tratta di un ragazzo di 16 anni che si è presentato con il suo legale ai carabinieri raccontando di aver sparato con una pistola calibro 6,35. L’arma non è stata ritrovata. Il minore ha riferito di averla gettata via dopo aver esploso i colpi d’arma da fuoco e di essersi procurato la pistola da una persona al momento non identificata. A coordinare le indagini è la Procura per i Minori di Catanzaro che non ha adottato al momento alcun provvedimento di fermo nei confronti del ragazzo.

 


Attraverso una veloce attività investigativa, i carabinieri della Stazione di Vibo sono riusciti a risalire al ragazzo che ha sparato al padre – in visita domenica pomeriggio dalla madre – appena quest'ultimo ha aperto il portone di casa. Nessun colpo è andato a segno in quanto Massimo Ripepi ha fatto in tempo a chiudersi il portone alle spalle. Il ragazzo ha dichiarato di aver premuto il grilletto poiché stanco dei maltrattamenti del genitore, separato dalla madre.

 

Si cerca un complice che avrebbe accompagnato il minore a bordo di un motorino in via Savelli – luogo dell’agguato – a Vibo Valentia.

 

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