Cosenza, imprenditore condannato a 8 anni di reclusione. Un incendio nella sua fabbrica provocò la morte di due donne

Si era reso irreperibile, l'imprenditore indagato e condannato per il rogo della sua fabbrica di materassi nel quale persero la vita due operai
di redazione
9 dicembre 2014
12:58

Biagio Maceri, imprenditore di Tortora in provincia di Cosenza, è finito in manette per il rogo nella fabbrica di materassi nel corso della quale morirono due operaie a Montesano sulla Marcellana (Salerno). Nell’incendio persero la vita  Annamaria Mercadante di 49 anni, di Padula, nel salernitano, e Giovanna Curcio di 16 anni, di Casalbuono. Le due donne morino asfissiate per l'esalazione dei gas tossici sprigionati dalle fiamme. Maceri,  titolare della fabbrica “Bimal Tex srl” era stato sottoposto a fermo nel 2006. La tragedia avvenne il 5 luglio del 2006. Dal marzo scorso Maceri si era reso irreperibile.  Oggi è stato sorpreso a Tortona, nell’entroterra cosentino, dopo che la Procura della Repubblica di Lagonegro aveva emesso un ordine di carcerazione per scontare la condanna definitiva a otto anni di reclusione comminata dal tribunale della città lucana. Secondo gli investigatori Maceri, durante questi anni non avrebbe avuto un nascondiglio fisso, preferiva spostarsi di continuo, percorrendo strade di montagna per evitare di essere avvistato.

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