LIQUAMI NEL TORRENTE CORIGLIANETO: SIGILLI DELLA GUARDIA COSTIERA

Gli uomini della capitanerai di Porto Corigliano Calabro, hanno sottoposto a sequestro un'area di circa 40.000 metri quadrati e 2 chilometri del torrente Coriglianeto all’interno del quale è stata riscontrata la presenza di acque reflue di natura fognaria provenienti dall'impianto di sollevamento del depuratore comunale
13 settembre 2014
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Cosenza- Un'area di circa 40.000 metri quadrati e 2 chilometri del torrente Coriglianeto sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia costiera di Corigliano Calabro. Il sequestro e' avvenuto a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I militari della Guardia costiera e i tecnici dell'Agenzia regionale per l'Ambiente hanno accertato il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione comunali, con lo sversamento di acque reflue di natura fognaria provenienti dall'impianto di sollevamento, in totale avaria, posto nelle vicinanze del depuratore comunale di localita' Pendino. L'intero impianto comunale, peraltro, risulta gia' sottoposto a sequestro da parte della Guardia costiera fin dal 2013 per irregolarita' di funzionamento. La posizione degli amministratori della ditta che lo gestisce e dei responsabili dei diversi uffici comunali competenti e' al vaglio dell'Autorita' giudiziaria. (ci)

 


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