L’intervento

Ponte ed espropri, don Ciotti: «In questo Paese vi sono altre priorità. Garantire dignità e case alle persone»

Il presidente nazionale di Libera oggi a Reggio Calabria per l’incontro alla Mediterranea sul protocollo Liberi di Scegliere volto a dare nuove possibilità di vita ai minori cresciuti in contesti mafiosi

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di Anna Foti
6 aprile 2024
11:41
Don Luigi Ciotti
Don Luigi Ciotti

«Non entro in merito del Ponte sullo Stretto ma certamente quando si interviene sui territori si deve sempre avere un’attenzione alle persone, alle storie, alle fatiche e alle speranze. Non si può espropriare e basta ma occorre garantire una casa e altre possibilità in dignità, se così si deve procedere. Questo vale sempre, in ogni caso». È quanto ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera oggi a Reggio Calabria per l’incontro dal titolo “Il protocollo Liberi di Scegliere e l’entropatia dei nuovi orizzonti di possibilità”, presso l’aula Magna Quistelli dell’Università degli Studi Mediterranea. Un protocollo volto a dare nuove possibilità di vita ai minori cresciuti in contesti mafiosi.

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«Credo altresì - ha aggiunto don Ciotti, a proposito del Ponte - che in questo Paese ci siano altre priorità in questo momento come la creazione di altre infrastrutture necessarie e vitali, il contrasto alla dispersione scolastica, la sanità. Ci sono altre priorità di spesa in un Paese che ha 6 milioni di persone in povertà assoluta assoluta».


Giornalista
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