Villapiana, maxi evasione fiscale da otto milioni di euro

La Guardia di finanza di Sibari ha scoperto una maxi evasione fiscale eseguita da due società del settore immobiliare entrambe riconducibili allo stesso imprenditore
di redazione
16 dicembre 2014
09:36

Sibari - Gli uomini delle Fiamme gialle di Sibari hanno scoperto una maxi evasione fiscale, per oltre otto milioni di euro, eseguita da due società del settore immobiliare e entrambe riconducibili allo stesso imprenditore di Villapiana (CS). Nel corso di alcune perquisizioni domiciliari sono emersi dati extracontabili e numerose informazioni contenute in supporto rimovibili. All’interno di un Hard disk, in particolare, sono state rinvenute informazioni specifiche riferite alla vendita complessiva, di circa 200 unità abitative, realizzate in una località turistico – balneare, effettuata da entrambe le società nell’arco temporale 2005-2012.

 



E’ stata accertata l’esistenza di una gestione parallela della contabilità dell’impresa per dissimulare la reale situazione economica sul fronte dei ricavi, in modo da consentire una minore tassazione fiscale e, quindi, l’evasione. L’imprenditore, nel vendere gli immobili realizzati provvedeva, in una prima fase, a stipulare contratti preliminari che riportavano il prezzo dell’immobile effettivamente pattuito e, successivamente, all’atto notarile indicava, con la complicità degli acquirenti, un corrispettivo di gran lunga inferiore a quanto inizialmente pattuito. In definitiva l’imprenditore aveva omesso il versamento di Ires ed Iva per circa 1,8 milioni di euro. È stato riscontrato inoltre il reato di dichiarazione fraudolenta mediante ed omessa dichiarazione a carico dell’amministratore delle due società indagate, nonché quello di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico a carico di 238 acquirenti, in concorso con l’amministratore.

 


Le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Castrovillari e Roma hanno accolto le richieste dei rispettivi Pubblici Ministeri, avanzate sulla base delle ricostruzioni investigative operate dalle Finanzieri di Sibari e hanno emesso due diversi provvedimenti di sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili, denaro ed altre utilità nella materiale disponibilità dell'indagato, per un ammontare complessivo di circa 1,8 milioni di euro.

 

 

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