Lamezia intitola Palazzo Panariti al premio Oscar Carlo Rambaldi VIDEO

Rambaldi ha vissuto nella città della Piana gli ultimi anni della sua vita. Ma la figlia non ci sta e parla di strumentalizzazioni politiche
di Tiziana Bagnato
5 giugno 2015
13:07

Il rush finale della decennale amministrazione Speranza è stato ricco per diversi aspetti di colpi di scena. Tra questi l’intitolazione al premio Oscar Carlo Rambaldi di Palazzo Panariti. Rambaldi, padre di storici personaggi del cinema come E.T e Kink Kong, ha vissuto per diversi anni a Lamezia Terme per amore della figlia Daniela, che nella città della Piana aveva deciso di mettere su famiglia.
Lunghi anni quelli trascorsi dal genio degli effetti speciali a Lamezia. Anni per alcuni versi difficili, vista la discrepanza tra Los Angeles e Lamezia, ma resi forse ancora più acri dal fatto che nessuna istituzione gli abbia mai reso omaggio o lo abbia coinvolto in qualche progetto o evento.
Ecco perché dalla California in cui adesso vive la figlia Daniela accusa la tardiva intitolazione di essere strumentale alle elezioni e si tira fuori dalla cosa.
«E' stato dieci anni nella vostra terra e vi siete accorti di lui, con la concessione della cittadinanza onoraria, dopo tutto questo tempo – incalza - come mai le sue proposte di valorizzare il Castello Normanno e creare un polo cinematografico nella zona Sir non sono mai state prese in considerazione? – afferma amareggiata la figlia del premio Oscar -eppure mio padre non aveva altro interesse che passare il suo tempo libero a offrire il suo know-how ai giovani. Lui ha avuto i massimi riconoscimenti internazionali, non ha bisogno d'essere onorato con premi, targhe e intestazioni di palazzi».

Giornalista
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