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di Serena Laterza
25 agosto 2022
06:30

Non solo mare, alla scoperta di Soverato tra divertimento religione e storia

Una delle mete calabresi più apprezzate della Costa degli Aranci. Una località nota anche come la Perla dello Ionio per la sua bellezza, le sue ampie spiagge, il mare cristallino e tutto ciò che serve per una perfetta vacanza 

Destinazioni

La città di Soverato è una delle mete più amate e apprezzate della Costa degli Aranci e della Calabria intera, nota anche come la Perla dello Ionio per la sua bellezza, le sue ampie e meravigliose spiagge, il mare cristallino e tutto ciò che serve per una perfetta vacanza a 360°.

Un centro turistico di eccellenza nel Golfo di Squillace, dove visitatori, giovani e famiglie trovano il giusto mix tra relax e divertimento, ma anche un interessante bagaglio di storia e tradizioni. In molti, infatti, non sanno che la città si divide in tre zone degne di fama: Soverato Marina, sviluppata sulla costa e, ad oggi, la parte più popolata, Soverato Superiore, poco distante dalla prima e localizzata sulla pendice collinare, e Soverato Antica, risalente al IX-X secolo, dove rimangono i resti della vecchia città, distrutta dal terremoto del 1783. Un luogo pieno di sorprese, quale destinazione ideale per godere di un soggiorno al mare, tra movida e svago, e allo stesso tempo per immergersi nel calore e nella cultura calabrese.


Il lungomare e la suggestiva Baia dell’Ippocampo

Conosciuta ai molti per la movimentata proposta turistica dell’area costiera, Soverato Marina, regala un lungomare tra i più belli calabresi: lungo 2 km e costeggiato da oleandri e palme, è l’ideale per fare lunghe passeggiate a piedi o in bici, ammirando la spiaggia da un lato e, allo stesso tempo, la collina, costellata da ulivi, fichi d’india e alberi da frutta, dall’altro. In particolare, la Spiaggia di Soverato è un’ampia striscia di costa parallela al lungomare, delimitata a nord e a sud da due piccoli torrenti, con sabbia fine e bianchissima e un mare sfumato dal blu all’azzurro dalle acque cristalline. È detta anche Baia dell’Ippocampo, per via della presenza di numerosi cavallucci marini (hippocampus hippocampus e hippocampus guttulatus), tanto che è stata indicata come Parco Marino Regionale per la salvaguardia di questa specie, attirando, con la sua ricca flora e fauna marina, appassionati di immersioni subacquee e snorkeling. L’intera zona è attrezzata con lidi e tratti di spiaggia libera, con una varietà di servizi come hotel, ristoranti, chioschi, bar, gelaterie, campeggi, noleggio canoe e pedalò, oltre alla presenza di aree giochi per bambini, mercatini di artigianato e prodotti tipici lungo l’area pedonale, al confine con la spiaggia.

In serata, si possono ammirare i caldi colori del tramonto che infuocano il golfo, pronti a dare il via alla notte con la vasta scelta di locali, beach bar e feste in spiaggia dove ascoltare musica dal vivo e ballare e divertirsi fino all’alba.

Il Giardino botanico e la “Chiesetta dei Pescatori” 

Tra i luoghi più suggestivi di Soverato Marina troviamo anche il Giardino Botanico “Santicelli”, un meraviglioso parco botanico e paesaggistico di 56 mila metri quadrati, localizzato sull’altura panoramica che affaccia sulla baia. Attraverso una serie di percorsi nel verde, lungo una passerella in legno accessibile anche ai diversamente abili, qui è possibile ammirare oltre mille specie di piante, per la maggior parte a macchia mediterranea, tra cui l’oleandro, il mirto, i cipressi e il corbezzolo. All’interno del parco sono anche visitabili delle postazioni contraeree risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, tra di esse collegate da cunicoli e gallerie, e l’antica torre “cavallara”, denominata “Torre di Carlo V”, costruita nel XVI secolo per le attività di guardia e di avvistamento (foto di Vincenzo Musmeci).

Un altro luogo di forte interesse, in questo caso religioso, è la Chiesetta della Madonna di Porto Salvo, detta anche la “Chiesa dei Pescatori”, voluta e costruita dalla famiglia Caminiti agli inizi del ‘900, che aveva fatto voto alla Madonna. Sul frontale della chiesetta, infatti, decorato con dei bei graffiti ritraenti i pescatori, un’epigrafe recita: “Rocco Caminiti, capitano di lungo corso, costruì questa chiesetta nel 1906, per esaudire il voto che aveva fatto durante una violenta tempesta che minacciava di far perire la propria nave con tutto l’equipaggio”. A questo luogo così sentito è legata la Festa della Madonna di Porto Salvo, conosciuta anche come “La Madonna a mare”, protettrice del paese, e in particolare dei pescatori: una manifestazione religiosa e civile legata in modo identitario alla città di Soverato, celebrata, ogni anno, nella seconda domenica di agosto in grande festa. Un evento fortemente sentito e partecipato dalla popolazione intera, che vede la statua della Madonna trasportata su un motopeschereccio in mare e, al suo passaggio, gli abitanti tuffarsi in acqua in segno di devozione (foto di Vincenzo Musmeci).

  

Storia e archeologia tra Soverato Superiore e Soverato Antica

Soverato Superiore si trova a qualche chilometro dalla zona balneare e offre una vista davvero eccezionale sul Golfo di Squillace. Il borgo fu costruito sul finire del 1700 su una collina dove, poco distante, sorgeva Soverato Antica (distrutta dal terremoto del 1783), per poi ampliarsi intorno agli inizi del ‘900, quando una parte degli abitanti iniziò a trasferirsi sulla costa. La visita del borgo regala una suggestiva passeggiata tra vicoletti ombrosi, caratteristiche casette e scorsi mozzafiato, dove usi e costumi si possono ammirare durante le manifestazioni a carattere religioso, come “A Cumprunta”, e gli eventi culinari, come le “Sagre di mezz’estate”. Da non perdere, la Chiesa di Maria Santissima Addolorata, ricca di opere d’arte, tra cui la “Pietà” di Antonello Gagini, datata 1521, una bellissima scultura in marmo bianco, esempio di arte rinascimentale, con la Vergine Maria che porta in grembo Cristo deposto dalla croce. In ultimo, le escursioni presso il sito archeologico di Soverato Antica (Suberatum), rappresentano un tuffo nel passato davvero emozionante, dove ammirare un antico impianto urbano strutturato secondo schemi tipici del medioevo: cinta murarie, torri, vecchie abitazioni contadine, piccoli edifici, tra cui i ruderi del Palazzo Baronale, dimora di numerosi feudatari, e la chiesa matrice.

L’offerta culinaria calabrese a Soverato

Soverato offre l’imbarazzo della scelta tra noti ristoranti e locali, dove apprezzare i sapori autentici della tradizione, tra terra e mare, arricchiti dai prodotti tipici del territorio, come il peperoncino, l’olio extravergine di oliva e la ‘nduja. Imperdibile la proposta di pesce fresco, tra cui gli involtini di pesce spada o la spaghettata “du piscaturi calabrisi”, a base del pescato giornaliero, nonché la frittura mista, magari il tutto accompagnato da un buon calice di Cirò Bianco, tipico delle zone crotonesi. In molte osterie e trattorie è anche rinomata la ricetta del baccalà alla soveratese. Immancabili, poi, alcuni i piatti tipici, come la peperonata, la pitta ‘mpigliata, la pasta ca’ muddica e i vrasciola (polpette fritte di carne o melanzana). Per gli aperitivi al tramonto la scelta è vastissima, tra chioschi sulla spiaggia e lounge bar, dove gustare ottimi cocktail e sfiziosi stuzzichini. Il tutto contornato dal suggestivo imbrunire del paesaggio sul mar Ionio

 

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