Infocontact, presidio dei lavoratori. Oliverio: 'Presto tavolo di confronto a Roma' (VIDEO)

I lavoratori della Infocontact da stamane in presidio a Lamezia Terme. Rassicurazioni arrivano dalla parlamentare Enza Bruno Bossio: ‘Lavoriamo a una clausola di salvaguardia che leghi i lavoratori alle commesse’
di redazione
13 gennaio 2015
13:01

Lamezia Terme (CZ) – “1800 posti di lavoro a rischio” lo slogan della manifestazione di oggi dei dipendenti del call center, scesi in piazza per sensibilizzare la città, e la politica.

 


Oliverio - "Condivido pienamente l'appello delle organizzazioni sindacali a sostegno dei lavoratori Infocontact. L'esito di questa vertenza riguarda il destino di 1.800 dipendenti - ha dichiarato il governatore della Regione - Un'intesa tra le parti sociali è il primo passo per avviare una riorganizzazione e un processo di efficientamento aziendale. In questo contesto non è da sottovalutare la preoccupazione che da più parti si manifesta in relazione alla scadenza dei contratti di alcune commesse e, in particolare, rispetto a quella di Wind. Come amministrazione regionale – conclude Oliverio – ci siamo già fatti parte attiva perché venga decisa al più presto, nelle prossime ore, la convocazione a Roma di un tavolo di crisi presso il ministero dello Sviluppo economico. Mai come in questa circostanza è richiesta una funzione regolatrice dello Stato a tutela dei diritti dei lavoratori".

 

Enza Bruno Bossio - Rassicurazioni arrivano ancora una volta da una esponente del Partito Democratico, la deputata Enza Bruno Bossio, che, in una lettera al sindaco Speranza, assicura di essere in prima fila per difendere il loro diritto al lavoro.


“Vorrei tranquillizzarti – afferma Bruno Bossio nel testo – sul fatto che fin dal primo momento, come delegazione parlamentare Pd, stiamo seguendo la vertenza Infocontact. Abbiamo attivato fin da subito ministero del Lavoro e Mise perché insieme alle prospettive aziendali legate al mantenimento e all'allargamento dei contratti ci fosse una clausola di salvaguardia che legasse i lavoratori alle commesse. Oggi la criticità della scadenza del contratto Wind, che riguarda 280 lavoratori – prosegue la deputata del Pd – pone l'esigenza di una verifica attraverso un tavolo di crisi presso il Mise che da una parte monitorizzi l'evoluzione dell'acquisizione della società da parte delle aziende che stanno partecipando al bando presentato dall'amministrazione straordinaria, dall'altra garantisca che, anche in caso di assegnazione del contratto Wind a un nuovo fornitore del servizio, i lavoratori impegnati su questa commessa, seguano il contratto”.

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