La nuova vita di Sekou, da minore straniero non accompagnato a parrucchiere (VIDEO)

La storia del giovane che lavora e ha trovato una famiglia in una parrucchieria di Lamezia. Ma pochi sono coloro che riescono ad avere queste opportunità
di Tiziana Bagnato
16 febbraio 2018
11:20

Sekou, questo il suo nome di fantasia, è giovanissimo. Ha venti anni. Tra forbici, rasoi e phon è a suo agio. Accoglie i clienti, si occupa sia del taglio che della barba. Sorride difficilmente, è sempre molto serio e posato e con il suo taglio afro si nota facilmente. Sekou è un profugo arrivato in Calabria dalla Nigeria quando era minorenne sfuggendo a situazioni di cui fa ancora molta fatica a parlare.

 


Accolto in una comunità per minori stranieri a Lamezia Terme ha svolto una borsa lavoro dal parrucchiere Franco Giudice. Una realtà a conduzione familiare che va avanti da generazioni. Qui Sekou ha scoperto la sua passione, ha capito cosa voler fare “da grande” e ha trovato anche un padre putativo nel signor Franco.

 

Ed è proprio lui a spiegare le difficoltà di inserimento per i profughi che cercano una nuova opportunità. Il carico di speranza e la voglia di riscatto si infrangono spesso con muri. Non è facile trovare per loro opportunità lavorative.  Ma allo stesso tempo, ci racconta,  gli imprenditori avrebbero bisogno di sostegno. La lingua può essere un forte attrito nell’istaurare un rapporto di collaborazione e formazione. Ecco perchè ci vorrebbero tempi più lunghi per le borse lavoro o un supporto agli imprenditori che vogliono proseguire il rapporto formativo.

 

Ma il signor Franco ci spiega anche come senza associazioni a supporto per questi ragazzi sia difficile costruire anche nella quotidianità. Come nel caso della ricerca di un’abitazione. Viste le difficoltà, è intervenuto lui a supporto di Sekou, facendo da garante, rivolgendosi anche a conoscenti. Ma dopo una prima apparente disponibilità, gli affittuari sono scomparsi o hanno tirato fuori anche giustificazioni discutibili.


Insomma, di storie positive ce ne sono ancora poche. Dopo essere fuggiti spesso da guerre e carestie e avere affrontato viaggi della speranza, questi ragazzi  sbattono contro le reticenze e la diffidenza di chi li teme o non li accetta. Quando viene meno il perimetro degli Sprar e delle comunità per minori andare avanti giorno per giorno è unpercorso ad ostacoli.

 

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top