Decreto 30, Oliverio: 'Sto con i Comuni'

Documenti manovrati per sostenere l'operato del commissario. Così il governatore Oliverio spiega la paradossale vicenda del ricorso della Regione contro il decreto 30 di Scura accompagnato dai controricorsi ai Comuni che verso lo stesso provvedimento avevano fatto appello. In attesa di procedere legalmente, il governatore ha intanto disposto l'immediata rotazione dei dirigenti
di Tiziana Bagnato
31 maggio 2016
11:37

Nessun pastrocchio di legge, nulla di giustificabile, almeno così sembrerebbe, da paradossi legali ma, invece, un mal riuscito tentativo da parte dell'ufficio del Commissario ad Acta alla Sanità di creare confusione e portare acqua al proprio mulino. Il giorno dopo la notizia del ricorso da parte della Regione Calabria contro il decreto 30 sulla riorganizzazione ospedaliera, accompagnato, allo stesso tempo, dai controricorsi verso i Comuni che sullo stesso provvedimento avevano fatto appello, il governatore Oliverio fa chiarezza così e non si limita a denunciare quanto accaduto. Ma andiamo con ordine. Secondo l'ex presidente della Provincia di Cosenza i contro ricorsi ai Comuni sono il frutto dell'uso improprio da parte dell'Ufficio del Commissario Scura di documenti che nella realtà non sarebbero stati "né sottoscritti, né condivisi dal Dirigente generale del Dipartimento".

 


Un'accusa grave a cui seguirà una denuncia, avverte il governatore, che ha anche poi disposto l'immediata rotazione dei dirigenti regionali all'interno del Dipartimento "Tutela della salute", e la sostituzione del coordinatore dell'Avvocatura regionale. Intanto, già dall'udienza di oggi davanti al Tar la Regione procederà contro il decreto sulla riorganizzazione ospedaliera, mettendo a tacere le voci di chi in questa vicenda dai contorni pirandelliani aveva visto un accordo sottobanco tra Oliverio e Scura.


Tiziana Bagnato

Giornalista
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