Pd, la direzione provinciale di Catanzaro fa il mea culpa

I democrat, riuniti a Lamezia per un'analisi del voto, scelgono di ripartire dal lavoro e dalle dinamiche aggregative interne al partito
di Tiziana Bagnato
13 marzo 2018
18:59

Lavoro, occupazione, ma anche nuove dinamiche di aggregazione interne al partito. Queste alcune delle chiavi da far girare per far partire il motore del cambiamento nel Pd. Se ne è parlato a Lamezia Terme durante la riunione della direzione provinciale guidata dal segretario Gianluca Cuda.

 


Cuda si trova a dovere portare via da un mare in tempesta una nave di cui ha preso da poco in mano il timone. «Siamo stati sconfitti in maniera netta ed equivocabile», ha detto immediatamente in apertura di assemblea. Un vero e proprio collasso in termini di consensi quello venuto fuori dalle urne del quattro marzo e che ora richiede una seria analisi ed autocritica.

«Abbiamo sottovalutato la miseria della gente o, forse, l’abbiamo compresa ma non siamo stati in grado di mandare all’esterno un messaggio forte» dice. Ecco perché, spiega, «bisogna ripartire dall’occupazione. Bisogna dare lavoro ai giovani, perché lavoro è dignità e speranza di un futuro roseo».

 

Ma oltre ai temi, ai perni attorno a cui avvolgere il nuovo nastro, ci sono anche dinamiche interne da ricostruire. Lo ha spiegato a LaCNews24 il presidente della Provincia Enzo Bruno: «Incontri come quello di oggi sono anche un modo per riflettere su un modo distare insieme ce fino ad oggi non abbiamo perseguito. Bisogna ripartire anche da qui».

Giornalista
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