Irto: ‘il Consiglio regionale è la casa di tutti i calabresi’

Dalla pubblicazione online dei redditi dei consiglieri alla decisione di trasmettere in diretta streaming le sedute del Consiglio e, ultima in ordine di tempo, l’apertura al pubblico del ‘Palmarium’. Sono alcune delle iniziative portate avanti dal giovane presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, all’insegna della Trasparenza
di Riccardo Tripepi
17 dicembre 2015
07:54

La sua elezione è arrivata in un momento assai difficile della legislatura. Dopo l’inchiesta denominata “Rimborsopoli”, Mario Oliverio e il centrosinistra, di concerto con le indicazioni provenienti direttamente dai vertici nazionali del partito, hanno voluto dare un segnale di rottura con il passato. In quel momento è stata partorita la giunta dei tecnici e, al contempo, un avvicendamento alla guida del Consiglio regionale.
Nicola Irto, giovane e renziano della prima ora, aveva propriamente il physique du role per provare a dare una scossa. E il presidente si è messo subito al lavoro dando una impronta ben precisa alla nuova gestione: trasparenza e apertura verso l’esterno. #open palazzo lo slogan (o meglio l’hashtag), anche questo molto renziano e social, scelto per veicolare il comun denominatore che ha contraddistinto tutte le iniziative del presidente in questi primi mesi di attività.
Uno dei primi passi è stato quello relativo alla pubblicazione online dei redditi dei consiglieri regionali. Null’altro che l’applicazione di una legge già esistente, come si è fatto notare. Ma nessuno l’aveva fatta applicare fino al settembre scorso.
E’ seguita poi la decisione di trasmettere in diretta streaming le sedute del Consiglio regionale. Un’iniziativa semplice e low cost è (appena 160 euro) e fornisce la possibilità di vedere in tempo reale le riunioni dell’assemblea e di rivedere "on demand" i contenuti, anche riuscendo ad individuare i singoli interventi dei consiglieri.
Nell’ottica di un’apertura sempre più decisa del palazzo all’esterno è in cantiere la modifica del regolamento sull’utilizzo della sale dell’Astronave, per consentirne l’utilizzo gratuito da parte di associazioni non profit e onlus.
E’ realtà, invece, la valorizzazione del polo culturale Mattia Preti, ancora poco conosciuto ma che dovrà essere sfruttato al massimo. Si tratta di un polo che ha al suo interno 36 postazioni, 6 delle quali multimediali, 19 testi antichi, 70 di edizione pregiata e una delle migliori emeroteche della Regione con tutti i giornali nazionali e locali dal 1971 a oggi. Nel brevissimo periodo la presidenza ha intenzione di annunciare una serie di iniziative volte a rendere sempre più fruibile il polo soprattutto per gli studenti calabrese.
E’ datato 13 dicembre, infine, l’apertura al pubblico del “Palmarium”, cioè dell’area verde che circonda palazzo Tommaso Campanella e ha un’estensione complessiva di oltre 10mila metri quadrati, di cui oltre 3000 relativi proprio al “Palmarium”. Quest’ultimo, a cui si accede dal carraio di via Quartiere Militare, conta 24 essenze, un gazebo e una fontana artistica di stile rinascimentale in bronzo patinato, intitolata “Nudo con colomba”, realizzata dal maestro reggino Michele Di Raco. Tra le essenze a dimora nel “Palmarium”, ne esistono alcune rarissime tra cui, unica in Europa, la “Butiagrus nabbonnanda” proveniente dal Cile. Altre essenze sono invece giunte da Brasile, Messico e Florida. Considerata la normativa vigente dal 2010, che impedisce l’importazione di essenze esotiche, il valore di questo patrimonio botanico è ancora più alto. Dalla sua realizzazione (2009), il giardino è stato curato costantemente e arricchito di ulteriori essenze; altre ne saranno messe a dimora in futuro attraverso una accurata ricerca di piante idonee al nostro clima.
Il tutto mentre è stata portata a compimento una riduzione dei costi di funzionamento del Consiglio, passati dai 67 milioni dello scorso anno ai 58 dell’anno in corso.
Soddisfatto di quanto fin qui prodotto si è detto il presidente Irto: «Con #openPalazzo abbiamo voluto imprimere una forte accelerazione al processo di apertura del Consiglio regionale sia come sede fisica, sia come istituzione. Abbiamo posto la trasparenza e la partecipazione democratica ai primi punti del nostro mandato alla guida dell'Assemblea. Vogliamo restituire ai cittadini una piena fiducia nella politica e nel Consiglio regionale che è la "casa di tutti i calabresi". Attraverso le misure volte ad assicurare sobrietà nell'agire pubblico e rigore morale nell'assunzione delle decisioni politico-istituzionali intendiamo rinsaldare il rapporto tra il popolo calabrese e quanti sono chiamati a rappresentarlo democraticamente. Stiamo lavorando a rendere questa istituzione più "smart" ed efficiente attraverso un percorso fatto di piccoli ma quotidiani passi in avanti».
Proseguire sulla strada intrapresa, però, non sarà semplice. E l’infornata di nomine di competenza del Consiglio, oltre che le sedute sul bilancio di previsione che arriveranno prima della fine dell’anno, saranno un ulteriore banco di prova per la nuova gestione di palazzo Campanella.

 


Riccardo Tripepi

 

 

Giornalista
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