Forza Italia

Occhiuto: «Non aspiro a ruoli nazionali, ho scelto la Calabria. Vorrei essere il primo presidente a ricandidarsi»

Il governatore si è detto pronto a dare una mano a Tajani nel rilancio del partito: «Sta gestendo Fi in maniera ineccepibile, il mio obiettivo primario adesso è questa regione»

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di Redazione
11 ottobre 2023
13:35

«Non aspiro» a ruoli nazionali in Forza Italia: «Ho fatto una scelta di vita, sono un dirigente nazionale di Fi e sono concentrato a governare questa bellissima regione e questo è il mio obiettivo primario». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in un forum all’Ansa.

«Poi darò anche una mano ad Antonio Tajani nel rilancio del partito – ha aggiunto –. Non sono alla ricerca di ruoli: Tajani sta gestendo in modo ineccepibile Fi. Poi cercherò di essere il primo presidente della Calabria che potrebbe candidarsi a ripetersi, perché non è mai successo prima. Ma questo si vedrà fra 3 anni».


Guerra in Medio Oriente 

Il presidente della Regione Calabria ha poi affrontato la questione del conflitto tra Hamas e Israele. «Temo – ha detto – che da qui a qualche mese ci renderemo conto degli effetti anche di carattere economico per il nostro Paese, perché l'area del Medio Oriente è molto importante per noi, dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico. Essere passati da una dipendenza nei confronti della Russia ad un'altra dipendenza, dall'Algeria, può creare qualche problema. Spero quindi che non ci sia un'escalation ma si riesca a recuperare equilibrio e stabilità in un'area molto importante». 

«Io – ha ricordato Occhiuto – governo una regione che si affaccia sul Mediterraneo e che è interessata dai flussi migratori. La premier Meloni ha giustamente detto che bisogna intervenire con importati investimenti in questi Paesi ed ora temo che sarà più complicato intervenire e fare accordi bilaterali. Il conflitto sarà foriero di un periodo difficile per l'Europa e per le nostre regioni del Sud sul piano dei flussi migratori e dell'approvvigionamento energetico».

Autonomia differenziata

Un passaggio poi sull’autonomia differenziata: «Se ci sono gli stessi bambini in una città del sud e in una città del nord occorrono le stesse risorse, lo dico semplificando. Ma non è mai stato così. La mia convinzione è che per realizzare questa previsione ovvero garantire gli stessi diritti in tutto il territorio nazionale occorrono grandi risorse e probabilmente mancano le risorse per attuare la legge Calderoli», ha rimarcato Occhiuto ricordando che alcune previsioni parlano di 80/90 miliardi per attuare la legge.

Fondi Pnrr

E a proposito di Nord e Sud, il governatore ha parlato anche dei finanziamenti del Pnrr: «La maggior parte di attività del Pnrr riguardano i Comuni e ci sono migliaia di stazioni appaltanti e amministrazioni in stato di dissesto ed è quindi difficile che possano conseguire risultati. Ha fatto bene il governo a porsi il problema di rimodulare il piano, queste rimodulazioni non devono però in qualche modo determinare uno spostamento di risorse dal Sud a Nord».

E ha aggiunto: «La mia idea è che laddove Comuni non riescano a realizzare i progetti previsti, quelle risorse debbano rimanere sullo stesso territorio. Noi in Calabria, a esempio, stiamo rifacendo tutti e tre gli aeroporti ed investendo su idrico e rifiuti».

Stop alla fuga dei cervelli

Dal Pnrr all’economia e allo sviluppo della Calabria: «Le previsioni del Pil della nostra regione sono dei dati economici macroeconomici molto contrastanti: c'è una ripresa delle esportazioni che riguarda molte regioni e la Calabria in maniera significativa. Ci sono dati migliori del Pil rispetto al passato. Certo è che la Calabria si impoverisce ogni anno della sua risorsa migliore perché il Pil lo costruiscono quelli che lavorano in Calabria, molti laureati vanno fuori ed è un costante impoverimento della nostra regione».

«Creare condizioni di sviluppo – ha detto ancora – vuol dire creare opportunità per i giovani, dare la possibilità ai giovani di scegliere di poter andare fuori dalla Calabria o rimanere. Per tanti anni ed anche oggi questa scelta non ce l'hanno. Per questo è importante intervenire sui livelli essenziali, sui servizi, sulla sanità, io sto cercando di farlo. Ma anche fare un piano di attuazione degli investimenti che possa attrarre imprese, multinazionali che possano determinare sviluppo in una regione che è complessa».

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