Provincia di Crotone in crisi: si attende il responso dal Ministero

Per il futuro dell'ente intermedio si aspetta la decisione del sottosegretario Bressa, visto che con la riforma Delrio non è stato previsto il commissariamento dell'ente
di Giuseppe Laratta
21 febbraio 2018
20:05

Tempi duri per la Provincia di Crotone: l'ente, come molti altri, non naviga in ottime acque. A questo bisogna anche aggiungere la situazione incresciosa di Gestione Servizi, società in house, i cui lavoratori non percepiscono lo stipendio da 25 mesi.

 


All'indomani della conferenza stampa convocata dall'Unione Sindacale di Base e dai dipendenti della stessa Gestione Servizi per fare il punto, il presidente facente funzioni della Provincia, il sindaco e consigliere anziano Armando Foresta, ha convocato i consiglieri per prendere una decisione netta sul futuro: dimettersi o proseguire con l'azione di governo, continuando l'azione amministrativa e cercare di risolvere la situazione della società in house.

 

La mattinata non ha portato nulla di che; nel pomeriggio – a margine di un incontro in Prefettura con il Prefetto Cosima Di Stani, convocato per questioni legate alle prossime votazioni politiche – è stato preso in esame il caso Provincia, vista la presenza del Segretario Generale dell'ente intermedio Paolo Lo Moro. C'è una situazione di stallo: infatti si aspetta una decisione dal Ministero degli Affari Regionali, in particolare dal sottosegretario Gianclaudio Bressa, per lo scioglimento del consiglio provinciale. Il momento d'empasse è dovuto al fatto che, con la riforma delle Province, non è stato previsto il commissariamento degli enti intermedi in caso di dimissioni di massa, come annunciato dai consiglieri del crotonese. Dunque, Crotone potrebbe rappresentare un precedente anche per le altre amministrazioni provinciali, e quindi Bressa dovrà segnare questa nuova via. Le dimissioni del Consiglio Provinciale erano state annunciate in seguito all'arresto dell'ex presidente Nicodemo Parrilla, coinvolto lo scorso 19 gennaio nell'operazione “Stige”. Fino alla decisione del sottosegretario agli Affari Regionali si dovrà “temporeggiare”, anche se il Segretario Lo Moro ha rassicurato che l'ordinaria amministrazione si porterà comunque avanti, visto che non si può bloccare un ente. Se non dovesse esserci nessuna segnalazione dal Ministero, si dovrà procedere con la sola elezione del nuovo presidente della Provincia, per poi procedere in un secondo momento con l'elezione del consiglio.

Giornalista
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