PROVINCIA DI VIBO, VERSO LE ELEZIONI: RISCHIO SLITTAMENTO VOTO. I PARTITI LAVORANO ALLE CANDIDATURE

In autunno si voterà anche per il rinnovo dei consigli provinciali. A Vibo Valentia la data del ritorno alle urne rischia di slittare dal 28 settembre al 12 ottobre. Per i partiti, sempre più in fermento, cambia poco
27 agosto 2014
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VIBO VALENTIA - Dal 28 settembre al 12 ottobre. Rischiano di slittare di due settimane le prime elezioni di secondo grado per il rinnovo del consiglio provinciale di Vibo Valentia. Con le nuove disposizioni del Ministero dell’Interno anche a palazzo Bitonto si potrebbe andare alle urne nell’ultimo giorno utile così come accadrà sia Cosenza che a Catanzaro. C’è tempo ancora fino all’8 settembre per presentare le candidature e all’interno delle coalizioni c’è grande fermento in vista di questo appuntamento elettorale.

 


Il centrodestra. Entro la prossima settimana tutti i nodi saranno sciolti e nelle prossime ore sono previsti diversi vertici. Il centrodestra si rivedrà già domani per trovare una soluzione. Sul tavolo diverse ipotesi. Fratelli d’Italia spinge per candidare il sindaco di Nardodipace Romano Loielo, ma Forza Italia rivendica la leadership e punta alla guida della coalizione con un suo uomo. Salgono le quotazioni del sindaco di Sant’Onofrio Tito Rodà. Serve però il via libera del Nuovo Centrodestra che certo non intende fare da semplice spettatore e punta a recitare un ruolo di primo piano nella scelta del candidato alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia.

 

Il centrosinistra. Solite tensioni, alimentate dalla spaccatura tra renziani e cuperliani, nel centrosinistra. Una divisione che nel Vibonese mette di fronte due gruppi ben distinti, uno riconducibile all’ex presidente della Provincia Francesco De Nisi che godrebbe dell’appoggio di diciannove sindaci e l’altro al deputato ed ex consigliere regionale Bruno Censore, principale esponente dei cuperliani. In assenza di una linea comune e di un accordo che stenta ad arrivare, il segretario regionale Ernesto Magorno ha quindi deciso di nominare una vera e propria commissione che avrà il non facile compito di sbrogliare l’intricata matassa. (mf)

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