Il viceministro Bubbico: ‘Gli amministratori locali non siano lasciati soli’

Filippo Bubbico questa mattina ha partecipato a un incontro istituzionale a Catanzaro. Presentati i Contratti Locali di Sicurezza e firmato un protocollo di legalità con Unindustria e Confindustria per contrastare la criminalità organizzata
di Redazione
29 dicembre 2015
16:01

"La Calabria è una regione che presenta notevoli problemi, soprattutto dal punto di vista della criminalità organizzata, per questo motivo la sicurezza in questa regione va misurata esattamente rispetto alla capacità di isolare e sconfiggere le reti criminali della 'ndrangheta".


Sono le parole del viceministro Filippo Bubbico durante l’incontro istituzionale tenutosi a Catanzaro al quale ha partecipato questa mattina.



Contratti Locali di sicurezza: in arrivo 42 milioni - La prima parte dell'incontro ha riguardato la presentazione dei Contratti Locali di Sicurezza approvati dalla Giunta regionale della Calabria. Nello specifico si tratta di 182 interventi finanziati, per un totale di oltre 42 milioni di euro, che saranno utilizzati per il recupero di beni confiscati, il sostegno economico alle imprese, la realizzazione di impianti di videosorveglianza e la riqualificazione di aree degradate.

 

 

Sostenere gli amministratori locali - "Gli amministratori locali sono spesso soli nell'affrontare il contrasto alla criminalità. Questo li rende deboli e per loro, senza il dovuto sostegno, diventa difficile dire no. Con le sinergie - ha aggiunto Bubbico - possiamo sconfiggere quegli atteggiamenti culturali che portano i cittadini a tollerare le organizzazioni criminali che condizionano la vita civile ed economica reprimendo la possibilità di crescita e di sviluppo di questo territorio".


Contrastare la criminalità organizzata - La giornata istituzionale del viceministro Bubbico é proseguita con la firma di un protocollo di legalità tra il Ministero dell'Interno, il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, e il presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi. L'intesa prevede l'impegno delle parti al contrasto della criminalità organizzata con azioni concrete nell'ambito delle proprie competenze. Al documento seguiranno le linee guida che regolamenteranno alcuni punti, come la richiesta del certificato antimafia da parte delle imprese anche ai loro stessi fornitori e l'obbligo di denuncia per estorsione e usura.

 

“Questo protocollo – ha commentato il viceministro - ci consentirà di istituire un percorso innovativo assieme ai sindaci che, rispetto al passato, hanno oggi maggiori responsabilità”

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