Wanda Ferro: 'Calabria dilaniata dal governo Oliverio'

Lo ha dichiarato la vice coordinatrice regionale di Forza Italia Wanda Ferro.'I venti di cambiamento che avevano soffiato in campagna elettorale sono diventati brezze leggere prima e calma piatta poi'
di Redazione
19 ottobre 2015
16:03

“Sembra improvvisamente calato un preoccupante sipario sulla nostra regione, dilaniata da quasi un anno di governo, o meglio di non governo, targato Oliverio”. Lo afferma in una nota la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. “I venti di cambiamento – aggiunge – che avevano soffiato in campagna elettorale sono diventati brezze leggere prima e calma piatta poi, in un mare di problemi che affliggono i cittadini calabresi ove, smarrita la rotta (ammesso che il governatore l’abbia mai tracciata), la nave è alla deriva in attesa che qualche vento la sospinga verso la meta. Ma, come diceva Seneca, non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. Eppure il trasferimento degli uffici regionali nella nuova sede di Germaneto poteva rappresentare una occasione di ritrovato entusiasmo e, l’abbinamento di ciascuna zona del nuovo palazzo ad ognuno dei venti della “rosa dei venti”, sembrava un buon auspicio. Ma Eolo non è stato clemente e i troppi venti della rosa hanno evidentemente confuso il governatore che ha scelto la “calma piatta”, ha lasciato il comando della nave in attesa degli eventi”. “Ma di quali eventi – prosegue Wanda Ferro – è in attesa il presidente Oliverio? Cosa faceva in quel di Roma immortalato in una fotografia “notturna” con il senatore Gentile e l’onorevole Minniti pubblicata su un noto sito d’informazione? Cosa teme il nostro governatore? Oliverio ha il dovere politico di rispondere ai calabresi che hanno il diritto di sapere. Caro presidente, sembra che non ci sia nulla che sia diverso da ieri, e anche un pur minimo soffio di vento rischia di travolgere chi non è abbastanza attrezzato a governare le situazioni, chi le subisce passivamente, anzi le affronta con protervia ed ostinazione. Avevo confidato nel senso di responsabilità del governatore ed avevo auspicato che non ricorresse al Tar contro la sanzione interdittiva comminata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione nel rispetto di una Istituzione Nazionale sovraordinata a quella regionale. Ed invece ecco che anche in questa circostanza è venuta fuori la testardaggine di Oliverio che ha proposto ricorso al Tar Calabria che ha deciso per la propria incompetenza territoriale: il ricorso va presentato al Tar Lazio”. “Viene da chiedersi – dice ancora la vice coordinatrice regionale di Forza Italia – se il governatore proporrà appello al Consiglio di Stato o se proporrà il ricorso al Tar Lazio o se ancora rinuncerà, come saggiamente dovrebbe, a proseguire una battaglia giuridica che, anche se lo vedrà vincitore, saranno già trascorsi, o quasi, i tre mesi di interdizione. Ai calabresi non importa se quella nomina poteva essere fatta o meno. Ai calabresi non importa se nel periodo di interdizione del presidente le nomine saranno effettuate dal vicepresidente. Ai calabresi non importano le battaglie personali di Oliverio che ne fa una questione di principio. I calabresi vogliono che non si mettano in piedi sceneggiate per la soddisfazione di pochi e che non cali il sipario sui veri problemi della nostra terra schiacciata da una crisi economica e d’identità senza precedenti. La gente sembra attendere con rassegnazione che finisca lo spettacolo cui ci costringe ad assistere il governatore: la tragedia dell’immobilismo. Siamo tutti in mare aperto e se il comandante non sceglie una direzione, la nave non approda in nessun porto. Comunque si sarà mosso e qualunque direzione avrà scelto, avrà avuto il timone in mano e ci avrà provato. Oliverio almeno ci provi!”.

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