Forza Italia-Costa: dietro l’intesa, la resa dei conti?

Accordo fatto in vista delle comunali. Ma non mancano divisioni e polemiche.
di Tonino Fortuna
16 aprile 2015
15:57

I conti, quelli veri, si faranno dopo le elezioni. Quando dovranno essere formati i gruppi consiliari. E le bandiere torneranno a sventolare tra i banchi di palazzo “Luigi Razza”. Per il momento,  il braccio di ferro tra Forza Italia ed Elio Costa si conclude con un patto che certo non può far dimenticare le tribolazioni delle ultime settimana a Vibo Valentia. Gli azzurri, in vista delle amministrative, sposano alla fine, il progetto civico dell’ex magistrato, ma gli strascichi certo non mancheranno. In realtà, il regolamento di conti tra falchi e colombe nelle file dei berluscones , sarebbe già partito.


Ad ogni modo, le condizioni dell’accordo per correre a braccetto alle comunale del 31 Maggio, sono state “incise” su un  documento nel quale gli azzurri ribadiscono il proprio "disagio rispetto all’attuale amministrazione", riconoscendo la validità "del progetto di rinnovamento ispirato ai valori di una cultura riformista, del movimento civico “Vibo Valentia prima di tutto”, ma soprattutto confermano di rinunciare  "al simbolo"  ottenendo, si fa per dire, "piena autonomia nella composizione delle liste".



A farne le spese, sono stati gli assessori dell’esecutivo uscente dei quali non si fa menzione nel documento. Anche se non sembra difficile da intuire che un’eventuale candidatura degli esponenti dell’esecutivo non viene contemplata dal patto sottoscritto dall’inossidabile Domenico Arena, che ha tenuto in piedi il dialogo anche nelle fasi più concitate, dalla responsabile calabrese Jole Santelli e dall’aspirante primo cittadino. Per capirlo è necessario leggere tra le righe bianche dell’accordo. Non ha bisogno di molte interpretazioni il passaggio in cui  "la completa autonomia nella composizione delle liste" viene subordinata "al rispetto dell’innovazione oltre che dei requisiti di moralità pubblica e all’assenza di qualsiasi elemento pregiudiziale o pregiudizievole della condotta dei singoli".  Un concetto ben compreso dai diretti interessati che, capita l’antifona, si sono diretti verso altri lidi. Così dopo Antonio Fuscà, anche Antonio Schiavello  ha sottoscritto la propria candidatura per la lista messa a punto da Vincenzo Pasqua. Mentre Lino Vartuli prenderebbe la via di Fratelli d’Italia.  


Ma da una riflessione non si può prescindere: a conclusione di una telenovela che ha agitato le fasi preliminari di una campagna elettorale ancora in nuce, il centrodestra formato civico, ad eccezione di FdI, si ricompatta intorno alla figura dell’ex magistrato, ritrovandosi sostanzialmente  nella discontinuità con quell’amministrazione uscente di cui ha votato per un lustro, salvo rare eccezioni, pratiche e scelte politico-amministrative cruciali per il futuro della città.

Giornalista
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