Sanità, la Lorenzin sta con Scura?

Si è riunito a Roma il tavolo tecnico sulla sanità calabrese. Il Ministero ha invitato il commissario e il governatore ad una maggiore collaborazione, niente di fatto, quindi, per il documento che chiedeva la revoca del decreto Scura
di Riccardo Tripepi
22 aprile 2016
07:29

Sono tornate ad addensarsi le nubi all’orizzonte del Pd calabrese. Dopo le scintille sul referendum delle trivelle (la diversità di vedute tra Oliverio e Magorno è stata di quelle pesanti) e la pessima performance in Consiglio regionale con l’assenza di consiglieri ed assessori, arrivano brutte notizie anche da Roma e Cosenza.
Il tavolo Adduce che si è riunito a Roma, di fatto, ha ratificato l’operato del commissario Massimo Scura. Non solo. Durante la riunione gli esponenti del Ministero hanno invitato governatore e commissario ad una maggiore collaborazione per la gestione futura del comparto. Dunque si è tramutato in lettera morta il documento approvato dal Consiglio regionale con il quale si chiedeva al ministro Lorenzin il superamento della fase commissariale e la revoca dei decreti Scura sul riordino della rete ospedaliera. Quelli che, come si ricorderà, avevano sollevato la protesta di primari, medici di base e una levata di scudi da parte di tutta la maggioranza.
Franco Pacenza, delegato in materia di sanità dal presidente Oliverio, preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno: “abbiamo ottenuto comunque buone modifiche ai decreti e credo che la riunione possa ritenersi positiva per la Calabria”.
La summa che molti hanno fatto nelle ore successive è diversa: “la Lorenzin sta con Scura” è il mantra che si sta facendo strada. La decisione del ministro, di fatto, difende anche il sub commissario Andrea Urbani, uomo di fiducia degli alfaniani.
Che derivino da qui le ultime tensioni tra Oliverio e Ncd che si sono viste in maniera plateale durante le ultime sedute di Consiglio regionale e gli scontri cosentini?
Il dato certo è che Ncd in Consiglio non ha appoggiato il Pd nelle ultime due riunioni e che a Cosenza i Gentile paiono intenzionati a non chiudere nessun accordo con Lucio Presta.
Lo si è capito ancora di più durante la riunione della Commissione elettorale cosentina voluta dal segretario Ernesto Magono e dallo stesso candidato sindaco, durante la quale non sono mancati dissapori, nonostante il comunicato di politichese soddisfazione emanato dal partito.
La realtà descrive una situazione assai complicata con sondaggi sfavorevoli che danno Occhiuto assai forte. Campanelli d’allarme per moltissimi degli astanti, compresi i Morrone che non sembrano più entusiasti della causa, così come lo erano all’avvio dei giochi. I fratelli Gentile, invece, secondo le ultime indiscrezioni, hanno ormai escluso la possibilità di convergere nella grande alleanza a sostegno del manager. L’unico dubbio riguarda la possibilità di individuare un candidato autonomo o di convergere su Enzo Paolini.
Tutti movimenti che stanno “deprimendo” la coalizione e esasperando le divisioni interne. Carlo Guccione è di nuovo sull’Aventino ed è chiaro che la sua regia rimane dietro le mosse di Paolini. Ma sono state le sue parole durante l’ultimo Consiglio regionale a fugare ogni dubbio. Guccione si è scagliato contro la giunta dei tecnici, e quindi contro lo stesso Oliverio chiedendo una verifica di maggioranza e una riunione del gruppo democrat di palazzo Campanella. Ulteriore segnale che prepara ad una tormentata campagna elettorale per il centrosinistra. Mentre Occhiuto osserva e si rafforza.


Riccardo Tripepi


 

 

Giornalista
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