Magorno annuncia il ritiro del ritiro del ritiro di Aiello a Commissario PD di Cosenza

La si può pensare come si vuole, ma è evidente che ormai le magornate di Ernesto, più che arruffate strategie politiche interne, stanno diventando una nuova branca di arte contemporanea che potrebbe essere candidata ad un padiglione nella prossima biennale di Venezia
di Fortebraccio 3.0
14 novembre 2015
19:14

 Cosa concluderà la Leopolda della sanità organizzata dal pd di Magorno a Catanzaro? Scriveva questa mattina il nostro Riccardo Tripepi a commento della sua nota sul convegno che si è svolto nella sede della provincia. Sui contenuti della kermesse della stazione di Firenze trasferita nel capoluogo calabrese, scriveremo con una nota a parte, una notizia dal convegno però arriva, ed è fuori tema: Magorno ha annunciato formalmente il ritiro di Fernando Aiello da commissario del partito cosentino. A quanto pare, la telenovela in salsa bruzia confezionata a Diamante dovrebbe finire qui, a margine, del convegno sulla sul futuro della sanità in Calabria. Dunque ricapitoliamo. Magorno annuncia di aver commissariato il pd cosentino con Fernando Aiello, parlamentare “sellino”, passato direttamente con la corrente di Ernesto Carbone insieme al consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Il commissariamento viene contestato pesantemente dal segretario provinciale del Pd di Cosenza Luigi Guglielmelli, il quale, gli comunica che il commissariamento per essere valido deve essere ratificato entro 30 giorni dalla direzione regionale. Intanto, un documento di contestazione al segretario regionale Magorno sulla conduzione del partito in Calabria viene sottoscritto da circa il 70% dell’assemblea regionale del PD. Per giorni la stampa si interroga sul destino dell’onorevole Magorno, soprattutto con l’approssimarsi della data del 15 novembre, ultimo giorno utile per la ratifica del commissariamento. Qualche giorno fa, dunque, il colpo di scena, con una indiscrezione alla stampa, Magorno, fa sapere che Fernando Aiello per impegni parlamentari intende rinunciare all’incarico di Commissario del Pd di Cosenza. Appresa la notizia il segretario provinciale del PD Luigi Guglielmelli in post su facebook scriveva: “Ho appreso che Ferdinando Aiello ha rinunciato all'incarico di commissario cittadino di Cosenza. Un bel gesto di responsabilità che aiuta il PD della città di Cosenza ad essere più forte ed unito. Grazie Ferdinando, adesso al lavoro per vincere”. Ma i colpi di scena, come le magornate, nel PD calabrese sembrano non finire mai, cosi passano poche ore e Ferdinando Aiello fa sapere, sempre attraverso una velina alla stampa, che lui a ritirarsi da commissario non ci pensa per niente. Cosi annuncia il ritiro del ritiro del ritiro del commissariamento. A questo punto, la vie di uscita per salvare la pelle politica per Magorno parevano ridotte al lumicino e, almeno a quanto sembrava, si limitavano a tre: ritirare d’autorità la nomina, affrontare la direzione e il voto, far passare i trenta giorni e far decadere il provvedimento. Alla fine, Magorno, ne sceglie una quarta, annunciando un nuovo ritiro di Aiello che, a differenza del primo, questa volta sembra concordato, l’annuncio del ritiro però, viene motivato diversamente dal precedente. Quale sarebbe questa nuova motivazione? La nomina a sub commissario di Aiello del PD di Messina, dove raggiungerà il suo capo corrente Ernesto Carbone, già nominato commissario cittadino qualche giorno fa. La si può pensare come si vuole, ma è evidente che ormai le magornate di Ernesto, più che arruffate strategie politiche interne, stanno diventando una nuova branca di arte contemporanea che potrebbe essere candidata ad un padiglione nella prossima biennale di Venezia. A questo punto, si può seriamente immaginare che, dopo il ritiro del ritiro del ritiro di Aiello a commissario di Cosenza, la nomina dello stesso Aiello a sub Commissario del commissario Carbone a Messina, la prossima mossa potrebbe essere la nomina a “ispettore” di Giudiceandrea, del sub comissario Aiello, del commissario Carbone a Messina. Insomma meglio della nota filastrocca di Branduardi : “Alla fiera dell’est, per due soldi, un topolino mio padre comprò”…

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