Oltre ogni limite

Lorenzo Genovese, il ciclista non vedente calabrese tra i protagonisti dell’impresa Roma-Olimpia-Atene

In tandem ha percorso il tragitto dalla Capitale fino al cuore della Grecia insieme ad un gruppo di appassionati. Il messaggio è chiaro: «Mai arrendersi alle difficoltà della vita»

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di Giusy D'Angelo
4 maggio 2024
14:10
L’impresa del ciclista non vedente Lorenzo Genovese
L’impresa del ciclista non vedente Lorenzo Genovese

Lorenzo Genovese aveva solo cinque anni quando fece i conti con una diagnosi di cecità. Una condizione che si riflette quotidianamente sulla sua vita ma che non ha mai ostacolato il raggiungimento dei propri sogni. Classe 1970, il ciclista non vedente residente a Sant’Eufemia D’Aspromonte, nel corso degli anni ha raggiunto ambiti traguardi nell’ambito di competizioni nazionali e internazionali. L’ultima grande prova è stata rappresentata dalla ciclo-pedalata Roma, Olimpia, Atene, a cui Lorenzo ha preso parte su coinvolgimento di un altro appassionato di “due ruote”, Andrea Perugini presidente dell'associazione “Pedalando nella storia”.

La ciclo-pedalata Roma-Atene

Lorenzo e il suo compagno Cristof

Il sodalizio da oltre un decennio promuove iniziative alla scoperta dell’Italia e dell’Europa, richiamando ampia partecipazione. L’adesione del 54enne, così come il suo amore per il ciclismo, è stato possibile grazie al tandem. Si tratta di una bici a due posti la cui conduzione è affidata ad un compagno di squadra: «Pedalare in tandem con un amico è qualcosa di unico. Una esperienza magica. Ho iniziato nel febbraio 1990 e il 5 maggio del ’91 ho partecipato alla prima gara competitiva a Vasto in provincia di Chieti con Francesco Langella (Napoli), colui che mi avviato al vero ciclismo». L’incontro con il tandem è stata una svolta: «Da quel momento sono andato sempre avanti, partecipando a molte gare, vincendo molte volte. Ho avuto la fortuna e l’onore di pedalare con più guide instaurando legami speciali e vivendo giornate speciali».


Lorenzo Genovese: «Mai arrendersi»

Solo qualche tempo fa, Genovese aveva partecipato alla rinomata Paris-Brest-Paris, manifestazione sportiva promossa ogni quattro anni in Francia fin dal 1890 ottenendo un buon piazzamento.  Quindi la recente esperienza in terra ellenica: «Abbiamo pedalato da Roma a Bari per poi spostarci in Grecia. Allo stadio di Olimpia abbiamo assistito alla cerimonia mondiale dell’accensione della torcia olimpica e abbiamo percorso le strade dove secoli fa iniziarono a prendere vita le prime discipline sportive. A guidarmi in questa avventura, Cristof di Merano». L’iniziativa ha coinvolto 26 persone, due i partecipanti in tandem: «A darci forza e dimostrare grande caparbietà è stato Nunzio Pellegrini di Ari, in provincia di Chieti. Età? 89 anni». Il messaggio è chiaro: «Nonostante le insidie, mai arrendersi. La vita ci indica sempre una via per ricominciare».

Giornalista
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