Regione

Cure in carcere, presto un protocollo in Calabria sull’esempio di quanto promosso da Gratteri a Napoli

Vertice alla Cittadella tra il governatore Occhiuto e il garante nazionale dei detenuti, D’Ettore. Nel Reggino, positiva iniziativa dell’Asp che sta sperimentando l’introduzione della telemedicina nei penitenziari della Provincia

7
di Redazione Attualità
10 aprile 2024
21:45
Il governatore Occhiuto e il garante D’Ettore
Il governatore Occhiuto e il garante D’Ettore

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha incontrato, presso il suo ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore. I dettagli sono contenuti in una nota stampa della Regione.

Durante la riunione - si legge – si è analizzato il protocollo stipulato, su iniziativa del procuratore Nicola Gratteri, tra la Procura di Napoli e l'Asl Napoli 1 per intervenire, rafforzando la prevenzione, sulla medicina penitenziaria e sugli episodi più acuti. Lo stesso Protocollo verrà replicato nelle prossime settimane in Calabria, adeguandolo alle peculiarità del territorio e ai bisogni delle realtà penitenziarie regionali.


In Calabria – si fa presente nel comunicato - è ormai riconosciuta l’eccellenza del Centro clinico di sanità penitenziaria della Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro - diretto da Giulio Di Mizio -, struttura hub regionale presso la quale vengono accolti da tutta Italia detenuti con pluripatologie ad elevato impatto assistenziale, e unico centro in Italia con reparto di riabilitazione e piscina per idrochinesiterapia. Progetto possibile anche grazie al determinante supporto dell’Asp di Catanzaro, guidata dal generale Antonio Battistini.

Fondamentale il lavoro portato avanti dal garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Luca Muglia, per vigilare sulle condizioni dei detenuti e, in particolare, di coloro che devono scontare la pena pur se affetti da malattie. In questo scenario, va sottolineata una positiva iniziativa dell’Asp di Reggio Calabria che sta sperimentando l’introduzione della telemedicina all’interno delle case circondariali della Provincia. L’obiettivo di tutte le iniziative che verranno intraprese, ha sottolineato il garante nazionale, è quello di attuare integralmente i valori costituzionali - in Calabria come in altre Regioni d’Italia - anche per le persone detenute e private delle libertà personali.

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top