La protesta

Ponte sullo Stretto, a Messina sei attivisti bloccano la strada: intervengono le forze dell’ordine

Gli esponenti di Ultima generazione: «Il governo spenderà 15 miliardi di euro per realizzare l’infrastruttura.  Soldi pubblici che rischiano di alimentare le strade opache della criminalità organizzata»

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di Redazione
6 novembre 2023
15:53
Immagine di repertorio, foto ansa
Immagine di repertorio, foto ansa

Oggi sei cittadini aderenti alla campagna Fondo riparazione, promossa da Ultima Generazione, hanno effettuato a Messina un blocco stradale, «un'azione di disobbedienza civile non violenta», in via Giuseppe Garibaldi. La protesta è cominciata alle 10.45 ed è finita alle 11.30 quando sono arrivate le forze dell'ordine che, spiegano gli attivisti, «hanno sgomberato la carreggiata».

No al ponte

Prima dell’inizio dell’azione, aggiungono, sarebbe stato fermato un giornalista «trattenuto senza valido motivo per due ore in questura. Riteniamo che questo sia stato un attacco alla libertà di cronaca e al pluralismo dell’informazione che è esercizio di democrazia. Abbiamo deciso di sederci in strada perché arrabbiati e spaventati da un governo che continua a stanziare fondi per opere inutili invece di darli ai cittadini vittime di incendi e alluvioni. No al ponte, sì a un fondo riparazione. Noncurante della realtà sociale, dell’arretratezza delle linee infrastrutturali pubbliche interne, della sicurezza sismica degli abitati, il governo spenderà 15 miliardi di euro per realizzare il ponte sullo Stretto; denari pubblici che già si trovano nel classico buco nero di comitati tecnici, consulenze e appalti, che rischia pericolosamente di alimentare le strade opache della criminalità organizzata».


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