L’opera delle polemiche

Ponte sullo Stretto, Ciucci prova a gettare acqua sul fuoco: «Nessuna pietra tombale, cantieri al via entro il 2025»

L'ad della società concessionaria nega passi falsi sulla mega opera: «Normali le richieste di approfondimento del Ministero dell'Ambiente, sono numerose ma a fronte di un progetto di questo tipo e di 10mila elaborati presentati mi sembra un numero congruo»

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di Redazione Attualità
17 aprile 2024
10:28

Sul Ponte di Messina «non c'è nessuna pietra tombale, nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti». Lo assicura l'amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, parlando a Radio24 e spiegando così le richieste arrivate ieri dal ministero dell'Ambiente: «Stiamo percorrendo due percorsi in parallelo: la valutazione di impatto ambientale e la Conferenza dei servizi. Ieri c'è stato il primo incontro in conferenza dei servizi. La valutazione di impatto ambientale è partita ancora prima e, come previsto dalla legge, il Mase, la commissione Via, hanno presentato le loro richieste di approfondimento. Sono oltre 200, sono in valore assoluto numerose, ma a fronte di un progetto che vale 13,5 miliardi, che prevede il ponte sospeso più lungo al mondo e che opera su 13 siti ambientali protetti. Abbiamo presentato oltre 10.000 elaborati e quindi, a fronte di tutto questo, mi sembra un numero congruo. Pensi se invece non ci fosse stato alcun commento o alcuna richiesta».

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Ciucci smentisce le indiscrezioni riportate da Repubblica a proposito di una telefonata tra lui e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per lamentarsi dell’eccessivo numero di richieste di chiarimenti: «È un virgolettato di una telefonata che non c'è mai stata. Non ci siamo sentiti al telefono e non ho detto quella cosa, anche se genericamente è un commento che a volte si fa. È un'osservazione banale ma non l'ho fatta al ministro ieri», insiste l'ad fornendo poi la tempistica dei prossimi passi. «Contiamo entro la fine dell'estate, che finisce a settembre, di avere l'approvazione del Cipess», afferma. Le prime attività «partiranno entro la fine del 2024. Se per cantiere intendiamo le escavatrici» si parla invece del 2025.


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«Il progetto definitivo rappresenta i massimi standard di ingegneria»

Già ieri, Ciucci aveva provato a gettare acqua sul fuoco. «Nessun passo falso, anzi, un altro importante passo avanti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto», aveva dichiarato all'Ansa, fornendo il suo resoconto della conferenza dei servizi. «Le prime osservazioni accolte hanno riguardato proposte di migliorie, da attuare soprattutto in fase di cantierizzazione, a tutela della cittadinanza e dell'ambiente. Stretto di Messina sarà al fianco delle istituzioni centrali e locali per lavorare insieme e garantire quelle necessarie sinergie con il territorio per l'integrazione delle proposte avanzate».

«Il progetto definitivo del ponte – aveva poi replicato Ciucci alle osservazioni tecniche - rappresenta i massimi standard di ingegneria. Tutti i ponti sospesi a grande luce si rifanno al Messina Style. Oltre cento progettisti, professori e ingegneri di fama internazionale, 12 istituti scientifici e universitari nazionali ed esteri, 39 società e associazioni nazionali ed estere hanno contribuito al progetto del Ponte sullo Stretto. Il progetto definitivo del ponte è stato predisposto e aggiornato dalla società danese Cowi, che progetta ponti sospesi in tutto il mondo».

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«La società Stretto di Messina - aveva detto ancora - ha recentemente approvato questo progetto con un articolato sistema di verifiche che, oltre agli ingegneri della Società, ha coinvolto la statunitense Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant e un Expert Panel, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente».

Concludendo poi: «Il Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente composto da nove esperti nominati dal Ministero delle Infrastrutture, lo ha approvato all'unanimità con raccomandazioni e osservazioni, senza evidenziare criticità o prevedere prescrizioni».

Il ministro Pichetto Fratin: «Ordinario che ci siano osservazioni»

«È del tutto ordinario che ci siano osservazioni e richieste di dati e informazioni tecniche» relative al Ponte sullo Stretto di Messina. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un convegno sull'idrogeno. «Il documento - spiega - lo si può vedere sul sito del ministero e se si fa il confronto con altri documenti è abbastanza ordinario, non contiene nulla di eccezionale».

«Su questo documento - conclude - ci sarà da parte della società progettista la risposta alla richiesta di chiarimenti».

 

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