A Reggio la XXIV “Giornata mondiale della libertà di stampa”

L’iniziativa organizzata dalla Federazione nazionale della stampa italiana in corso nell’auditorium “Calipari” del Consiglio regionale della Calabria
di Redazione
3 maggio 2017
12:08
A Reggio la XXIV “Giornata mondiale della libertà di stampa”
A Reggio la XXIV “Giornata mondiale della libertà di stampa”

Si è aperta a Reggio Calabria, nell'auditorium "Calipari" del Consiglio regionale della Calabria, la XXIV Giornata mondiale della libertà di stampa che, per il secondo anno consecutivo, viene celebrata dalla Fnsi nella città dello Stretto. Presenti al tavolo dei relatori il segretario Fnsi Raffaele Lorusso, il direttore Fnsi Giancarlo Tartaglia, il presidente Inpgi Marina Macelloni, il vicepresidente Inpgi Giuseppe Gulletta, il direttore generale Inpgi Mimma Iorio, il vicepresidente nazionale Ordine giornalisti Santino Franchina, il presidente emerito Lorenzo Del Boca, il presidente Ordine giornalisti Calabria Giuseppe Soluri.

 


Nell'ambito del primo appuntamento dal titolo "Libertà uguale lavoro, cultura e legalità" a prendere la parola Carlo Parisi, segretario aggiunto Fnsi: «Fare giornalismo in Calabria non è una passeggiata. Al di là delle classifiche - ha aggiunto - conosciamo i luoghi, le storie grandi e piccole. Conosciamo anche le storie mancate».

 

Commosso il ricordo della giornalista Daniela Pellicanò, recentemente scomparsa. È infatti deceduta nel giorno della Festa dei lavoratori "lei che un lavoro lo ha inseguito tutta una vita".

 

«E' insufficiente quanto le istituzioni stanno facendo per un valore fondamentale quale la libertà di stampa». È quanto ha detto il presidente del consiglio regionale della Calabria Nicola Irto. Rilanciando l'appello del segretario aggiunto della Fnsi Carlo Parisi, Irto ha ribadito come le istituzioni debbano premiare le aziende sane, che pagano stipendi e contributi, e punire le aziende pirata che operano in regime di deregulation. Ha quindi teso la mano agli istituti della categoria dei giornalisti, rilanciando il proposito di varare una legge sull'editoria. Irto ha poi parlato di attentato alla democrazia che si consuma attraverso liti temerarie e querele pretestuose, ribadendo la necessità di adottare più incisivi di tutela per i giornalisti.

 

Quindi il presidente Soluri: «La nostra categoria è avviluppata in quella che sembra essere una tempesta perfetta. Una tempesta rappresentata da una professione che ha dovuto cambiare pelle per riuscire a dare un servizio ai fruitori del web, anche aggiornando il proprio linguaggio». Sulla Giornata, infine, ha rimarcato: «La libertà di stampa non è morta ma è la riaffermazione di un diritto appartenente a tutti».

 

 

 

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