Cuore grande

Il medico a cavallo che curava gratis i pazienti più poveri: a Siderno un documentario ricorda Pasquale Misuraca

VIDEO | Il filmato, realizzato dal pronipote, racconta la storia di un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla cura e al supporto dei più bisognosi. L’autore: «Ho deciso di realizzare questo lavoro per gli adolescenti di oggi»

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di Tonino Raco
4 aprile 2023
07:02

"Il medico a cavallo": è questo il titolo del documentario presentato ai giovani studenti delle scuole superiori di Siderno nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore G. Marconi. Un filmato realizzato da Pasquale Misuraca, pronipote dell’omonimo medico sidernese, che racconta la storia e le opere del bisnonno paterno. 

Pasquale Misuraca, nato a Siderno il 26 dicembre del 1827, era un medico molto stimato dalla cittadinanza per le sue opere verso i più bisognosi e per essersi reso spesso protagonista di iniziative di alto valore morale, culturale e sociale


«Nessuno, quando ero adolescente, mi aveva fatto conoscere il mio bisnonno, grande medico e grande uomo - ha spiegato l’autore del documentario - così ho deciso di realizzare questo lavoro per gli adolescenti di oggi. Benedetto Croce ha detto del Meridione che è un paradiso abitato da diavoli, io voglio mostrare che è stato abitato ed è abitato anche da angeli».

Il dottor Misuraca era solito spostarsi a cavallo lungo le vie di Siderno per raggiungere i suoi pazienti più poveri, offrendo gratuitamente prestazioni sanitarie e dispensando le medicine necessarie. L’ impegno nei confronti della povera gente e il suo importante contributo per la diffusione dei vaccini gli valsero una medaglia d’argento, conferita da Re Umberto I su proposta dell’allora primo ministro Francesco Crispi.

«Come il mio bisnonno - ha spiegato Misuraca - anche io ho dovuto lasciare il mio paese, a diciotto anni, per andare a studiare fuori regione. Una volta tornato a Siderno ho trovato una città divisa in due: da una parte c’erano i signori, i possidenti; dall’altra c’erano i dannati della terra e del cielo. Nel mezzo c’era la ’ndrangheta».

Il documentario "Il medico a cavallo", realizzato con il contributo della produttrice Alexandra Zambà, è un’opera che invita soprattutto i giovani a riflettere sui valori più importanti della vita, spronandoli a rendersi partecipi di un cambiamento che sia in grado di azzerare le distanze sociali. 

Presenti alla proiezione dedicata agli studenti e fortemente sostenuta dal Comune di Siderno, oltre all’autore del cortometraggio e alla produttrice, anche l’assessore alla Cultura Francesca Lopresti, che ha commentato: «Anche dai borghi più umili si cresce, ci si forma e si può dare l’esempio con la propria vita. È questo ciò che vogliamo trasmettere ai nostri studenti. Basta poco, basta realmente avere la volontà di portare avanti le proprie idee e valori come la solidarietà ed il supporto alla società».

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