Lettere minatorie

«Dacci 50mila euro o ti bruciamo il ristorante con dentro la famiglia». Goel Bio parte civile nel processo per le minacce allo chef Trimboli

Gli imputati hanno scelto il rito abbreviato. Secondo l’accusa, tra dicembre 2018 e gennaio 2019 avrebbero mandato tre diverse lettere nelle quali chiedevano dei soldi

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di Alessia Truzzolillo
6 maggio 2024
21:03

Il gup di Locri, Andrea Bonato ha ammesso, in sede di udienza preliminare, la partecipazione Goel Bio quale parte civile nel processo per le minacce subite dallo chef Giuseppe Trimboli, socio di Goel Bio e proprietario del ristorante “La Collinetta” a Martone in provincia di Reggio Calabria. Ad essere imputate con l’accusa di estorsione sono due persone Giuseppe Salvatore Mittica, 59 anni, e Rocco Domenico Libero Panetta, 37 anni.

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Secondo l’accusa, tra dicembre 2018 e gennaio 2019 avrebbero mandato tre diverse lettere nelle quali chiedevano la cifra di 50mila euro altrimenti avrebbero bruciato il ristorante con dentro Trimboli e tutta la sua famiglia.


Lo chef non si è mai piegato, ha denunciato e oggi è parte civile, assistito dall’avvocato Lucia Calvi, in un procedimento, ancora i fase preliminare nel corso del quale oggi è stata accolta la richiesta di Goel Bio, rappresentato dagli avvocato Tiziana Costarella e Antonio Lacopo.

Il Goel nasce nel 2003 nella Locride, è un gruppo cooperativo il cui nome ha radici bibliche è significa “il riscattatore”. Ha lo scopo di sostenere le fasce più deboli del territorio. I due imputati hanno chiesto il rito abbreviato e il processo proseguirà il prossimo 28 ottobre.

La commozione di Trimboli: «Non mi sento solo»

«Abbiamo appena ricevuto notizia che il Tribunale di Locri ha accolto la nostra richiesta di costituzione di parte civile nel processo contro le minacce di morte ricevute dal nostro socio Pino Trimboli». Ad affermarlo è Vincenzo Linarello, Presidente di Goel – Gruppo Cooperativo, nel corso del sit-in in memoria di Maria Chindamo svoltosi con successo, questa mattina, a Limbadi. Goel – Gruppo Cooperativo aveva presentato formale richiesta di costituzione di parte civile al Tribunale di Locri nei giorni scorsi, per il tramite di Goel Bio cooperativa agricola impresa sociale. Il gup ha riconosciuto a Goel la figura di danneggiato in quanto statutariamente esso si pone a protezione completa dei propri soci, per ogni forma di vessazione, sopruso e violenza, specie nel territorio ove il socio minacciato opera.

Presente all’evento anche lo stesso chef de “La Collinetta” Pino Trimboli che, commosso, ha affermato di «non sentirsi solo: essere parte di Goel vuol dire fare parte di una comunità attenta e carica di forza e dignità».

Ogni volta che viene perpetrata una minaccia o compiuto un danneggiamento, non è solo la vittima a subirne il danno, ma l’intera collettività, lesa nell’immagine, nella credibilità economica, nei diritti fondamentali come quello della sicurezza. La costituzione di parte civile rende forte e visibile il danno subito dalle comunità che si stringono insieme alle vittime per ristabilire la giustizia violata.
Goel – Gruppo Cooperativo ha annunciato che si costituirà parte civile anche in ogni occasione futura in cui la ‘ndrangheta osasse aggredire o minacciare i propri soci.

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