'Acero-Krupy', arrestati due fratelli che si nascondevano nella capitale

Si tratta di Giuseppe e Antonio Strangio, entrambi nativi di Locri. Si nascondevano in una casa in via Aurelia antica
di Redazione
20 ottobre 2015
13:05

Sono stati arrestati questa mattina a Roma, due fratelli ricercati nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Acero-Krupy". Si tratta di Giuseppe e Antonio Strangio, rispettivamente di 36 e 33 anni ed entrambi nativi di Locri. I due che si nascondevano in una casa singola di via Aurelia Antica, erano destinatari di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla D.D.A. di Roma e Reggio Calabria a conclusione dell'indagine denominata "Acero – Krupy", condotta nei confronti di appartenenti alle cosche Aquino/Coluccio, Figliomeni, Commisso, Strangio operative in Calabria e nel Lazio, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico di armi e riciclaggio, reati consumati in ambito nazionale e internazionale.

 


I fratelli Strangio sono ritenuti appartenenti alla nota famiglia di 'ndrangheta degli Strangio detti "Janchi", attiva a San Luca e federata al clan Nirta e contrapposta con gli stessi ai Pelle nella nota faida di San Luca che ha mietuto decine di vittime dal 1991 in poi e che ha avuto il suo epilogo nella strage di Duisburg, in Germania avvenuta 15 agosto del 2007.

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