Viaggio da incubo

Nove ore da Venezia a Lamezia, volo dirottato a Bari e passeggeri costretti a proseguire in autobus

A raccontare la disavventura è una delle persone che era a bordo dell'aereo atterrato in Puglia invece che in Calabria: «Mai vista tanta approssimazione. Simili episodi sono un danno per il turismo»

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di Redazione
29 maggio 2023
21:20

Otto ore e mezzo di viaggio per percorrere una distanza che, in genere e in aereo, si percorre in un'ora e quaranta minuti. Può succedere anche questo, in Calabria. Di ritrovarsi all'altro capo dello Stivale convinti di atterrare a Lamezia Terme e, invece, trovarsi catapultati in Puglia. È quel che è accaduto ai passeggeri del volo Venezia - Lamezia Terme della Ryanair imbarcati alle 10.30 in Veneto ma giunti in Calabria solo quando erano da poco passate le 19, e a bordo di un autobus.

A raccontare la giornata di disavventure è un passeggero visibilmente alterato per il ritardo causato dalla compagnia di viaggio. L'arrivo a Lamezia Terme era previsto, da tabella di marcia, alle 12.15 ma l'aereo nella città della piana non è mai atterrato: «Abbiamo a lungo sorvolato l'aeroporto fino a quando non ci hanno comunicato del cambio di rotta a causa del maltempo» racconta il passeggero calabrese. «Tuttavia, alla stazione c'era chi mi aspettava e mi ha garantito che non c'era né pioggia né vento. Anche dall'aereo era visibile il cielo sgombro».


«Intorno alle 13.15 siamo stati scaricati a Bari e costretti a raggiungere la Calabria a bordo di autobus. Ho protestato con la hostess - precisa ancora - chiedendo le ragioni per cui non si proseguiva il viaggio in aereo, come sempre avviene in caso di avverse condizioni metereologiche. Mi è stato risposto che non c'era carburante a sufficienza».

Le oltre cento persone del volo proveniente da Venezia sono state così caricate su tre autobus, giunti a destinazione a sera, intorno alle 19. «È la prima volta che mi capita una cosa simile - protesta ancora il passeggero -. Mai vista tanta approssimazione e superficialità. Sull'aereo c'erano anche anziani, donne e bambini ma soprattutto ho avuto modo di parlare con turisti che avevano prenotato il viaggio in Calabria e dovevano raggiungere Tropea».

«Onestamente mi domando se dopo questa disavventura torneranno nella nostra regione. Simili episodi creano un danno per il turismo. Mi appello al presidente della Regione che ha dimostrato di essere attento all'accoglienza e all'immagine della Calabria, spero che batta un colpo».

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