Alunna non vedente, Consiglio di Stato dà ragione ai genitori

Ministero dell’Istruzione e Provincia di Vibo dovranno fornire un insegnante esperto in Braille e un operatore di sostegno specializzato fino al compimento del percorso scolastico superiore secondario
di G. B.
10 febbraio 2018
12:50

Il presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare proposta dai genitori di una minore affetta da cecità assoluta e frequentante una scuola superiore di Vibo Valentia. Con proprio decreto, il giudice ha stabilito che il Ministero dell’Istruzione dovrà assegnare al più presto alla minore un insegnante di sostegno specializzato nel linguaggio Braille e dovrà mantenere tale misura sino al termine del percorso scolastico secondario superiore.

 


La Provincia di Vibo Valentia dovrà invece assegnare alla minore disabile un operatore tiflologico competente in strategie tiflodidattiche inclusive, al fine di favorire l’apprendimento e l’autonomia dell'alunna disabile visiva, per almeno 30 ore settimanali, mantenendo tale misura nei successivi anni scolastici fino al compimento del percorso scolastico superiore secondario.

 

La Provincia di Vibo dovrà infine fornire i necessari libri di testo in linguaggio Braille nonché tutti gli strumenti idonei all’assolvimento dell’obbligo scolastico. I genitori della ragazza sono rappresentati dall’avvocato Giovanna Fronte.

Giornalista
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