Blitz dei carabinieri a Crotone: chiuse tre case di appuntamento

La scoperta grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato uno ‘strano andirivieni’ negli appartamenti
di Redazione
2 novembre 2015
15:24

Grazie a diverse segnalazioni nelle ultime settimane da parte di alcuni cittadini che avrebbero lamentato in alcuni condomini un andirivieni sospetto di persone a qualsiasi ora del giorno e della notte, i Carabinieri di Crotone hanno sequestrato 3 case di appuntamento.

 


In via Pastificio i Carabinieri hanno sequestrato un appartamento di proprietà di un imprenditore cirotano: i militari dopo aver ascoltato in qualità di testimoni alcuni clienti all’uscita dell’abitazione ( si sospetta che tra i clienti ci fossero anche dei minori), hanno fatto irruzione trovandovi all’interno due donne della Repubblica Dominicana, una delle quali ancora intenta a prendersi cura del suo cliente.
In via San Francesco i militari, appostati sotto un'altra casa di appuntamenti, dopo aver preso atto di un via/vai di clienti ( 5 o 6 clienti al pomeriggio) si sono introdotti nello stabile svoprendo una venezuelana ed un travestito brasiliano intenti a dedicare le loro attenzioni ad un 60enne del posto: anche qui non prima di aver sequestrato diversi cellulari e tablet, e circa 1000 euro, sono stati posti i sigilli penali all’abitazione. In nottata è stato poi ascoltato il proprietario dell’immobile che allo stato attuale delle cose sembrerebbe estraneo ai fatti.

 

In un vicoletto adiacente alla piazza Mantegna, attiguo al parcheggio delle Poste Centrali, i militari sono quindi entrati in un terzo appartamento con dentro un’ulteriore donna ed un travestito brasiliani: anche in questo caso il cliente sorpreso all’interno - come tutti gli altri ascoltato in qualità di testimone – avrebbe confermato di aver reperito il numero delle prostitute su un sito internet di annunci e di aver contrattato l’onorario della prestazione per telefono. In questa circostanza i militari hanno raccolto sufficienti elementi per denunciare in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Crotone un quarantenne del posto, sospettato di favorire in modo concreto lo sfruttamento delle prostitute. Al termine delle operazioni anche a questo sito sono stati posti i sigilli del sequestro penale.

 

Le tariffe per le prestazioni oscillavano dai 50 agli 80 euro. Ulteriori accertamenti sono in corso per identificare i soggetti coinvolti in questa vicenda.

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