Il caso

Mimmo Rocca e la sua battaglia per l’assistenza, il Comune di Catanzaro chiarisce: «Nessuna inerzia, sono cambiate le leggi»

VIDEO | Dopo l'ennesimo appello lanciato dal 74enne affetto da una grave forma di disabilità l'amministrazione ricostruisce la storia e spiega dove gli ingranaggi si sono inceppati: «Non sono più previsti contributi economici ma l'erogazione di servizi»

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di Luana  Costa
9 aprile 2024
18:45

La vicinanza è piena ma altrettanto ferma la presa di posizione: «Il caso di Mimmo Rocca è sempre stato attenzionato dai nostri uffici. Ne sono a conoscenza fin dal primo giorno del mio insediamento» chiarisce immediatamente Giusy Pino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, capofila dell'ambito territoriale in cui ricade anche il comune di Tiriolo, dove appunto risiede Mimmo Rocca, 74 anni affetto da una malattia degenerativa congenita che gli impedisce di compiere qualsiasi movimento.

Gli appelli alle istituzioni

Dalla sedia a rotelle su cui è costretto continua a chiedere attenzione e assistenza alle istituzioni, l'ultimo appello lanciato nei giorni scorsi in concomitanza con l'avvio di una raccolta fondi organizzata da una associazione per aiutarlo a sostenere le spese. Ma in precedenza si era rivolto anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mettendo in moto un meccanismo che ha portato il suo fascicolo direttamente sulla scrivania del presidente della Regione che ha chiesto all'amministrazione comunale di relazionare sul caso.


I fondi interrotti 

L'assessore alle Politiche sociali tira nuovamente fuori il faldone contenente l'intera documentazione, spiega dove gli ingranaggi si sono inceppati e nega ogni forma di inerzia da parte della pubblica amministrazione. Fino al 2017 Mimmo Rocca è beneficiario dei fondi stanziati con la legge 162/98 poiché inserito nel progetto "Abitare in autonomia". A partire da quella data e fino al 2021 è la Regione a farsene carico continuando a finanziare il progetto con risorse proprie, una volta venute a mancare quelle statali. Dal 2021 sono sospese anche quelle regionali.

Welfare di servizi

«È cambiata la linea politica nazionale d'intervento a sostegno delle disabilità come quelle del signor Rocca sostituita da un welfare di servizi» precisa l'assessore alle Politiche sociali. Insomma, non più contributi economici ma l'erogazione di servizi a cui accedere attraverso la partecipazione a bandi. Nella corposa documentazione, anche piuttosto recente e risalente a qualche mese fa, si fa cenno, ad esempio, al fondo per la non autosufficienza, al fondo "Dopo di Noi", al fondo di "Vita indipendente" e al fondo per i contributi ai caregivers di persone con disabilità gravissime.

Contributi economici

«Il signor Rocca non risulta avere avanzato, fino alla data odierna, istanza di erogazione dei servizi programmati come dallo stesso confermato attraverso le dichiarazioni raccolte in occasione della visita domiciliare per la rilevazione dei propri bisogni, reiterando la richiesta di contributi economici» si legge in una nota del settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro in risposta ad una diffida legale.

Il limite d'età

Tuttavia, non vi avrebbe potuto ugualmente partecipare - almeno al fondo per la "Vita indipendente" e al fondo "Dopo di noi" - in assenza del requisito d'età: esclusi dal 65esimo anno in su. A precisarlo è sempre la nota e l'assessore alle Politiche sociali aggiunge: «Non avendo la possibilità di modificare le leggi, sono questi gli unici servizi che l'ambito sociale può offrire».

Il progetto di vita

Nel gennaio 2023 Mimmo Rocca avanza richiesta di predisposizione di un progetto di vita trasmesso per competenza al Comune di Tiriolo nel gennaio 2024, dopo l'ennesimo rifiuto opposto di «ricevere al posto dei finanziamenti lo svolgimento di servizi di assistenza ritenendo di non potersi affidare per le cure a persone che non conoscono in maniera dettagliata le proprie condizioni fisiche». Al momento la bozza del progetto di vita è stato trasmesso al Comune di Tiriolo che dovrà applicarlo.

Senza limiti d'età

Inoltre, si legge sempre nella nota, «questo ambito territoriale ha pubblicato l'avviso per l'ammissione al servizio di assistenza domiciliare di cui il Rocca è stato informato. Con riguardo, invece, al fondo di Vita indipendente - annualità 2019 - questo ambito territoriale sta avviando le procedure per l'approvazione del relativo avviso in cui non sarà previsto il limite d'età dei 65 anni». Nel frattempo, infatti, la norma è stata modificata.

Un segnale da cogliere

«Attualmente il signor Rocca ha partecipato al bando per l'assistenza domiciliare che è ancora in fase di valutazione» precisa ancora l'assessore. «Credo che questo sia un segnale che dovremmo cogliere perché non solo in Calabria ma in tutta Italia ci saranno tantissime situazioni come quelle di Mimmo Rocca, a volte vissute anche in silenzio ma che necessitano di maggiore attenzione. Spero che questo caso possa spingere a rimodulare le leggi per adattarle quanto più possibile ai casi concreti».

Giornalista
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