La Regione chiude i parchi e censura accaparramento di scorte al supermercato

Nuova ordinanza della presidente della Giunta Jole Santelli nella quale si ribadisce anche l'obbligo per chi rientra in regione di comunicare il proprio arrivo

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di Redazione
14 marzo 2020
17:26

La presidente della Giunta regionale ha emanato una nuova ordinanza nell'ambito del contenimento del coronavirus. Nuove restrizioni per l'accesso ai parchi e, soprattutto, per chi decide di rientrare in Calabria da altre regioni. Anche se, in realtà, l'obbligo di comunicazione esisteva già prima della nuova ordinanza.

 


«Oggi ho firmato una nuova ordinanza - scrive la Santelli - attraverso la quale sono state introdotte novità rispetto ai precedenti provvedimenti. Un ulteriore atto che si è reso necessario alla luce del nuovo “esodo” avvenuto a partire dalle prime ore del mattino di oggi dalle città del Nord verso la Calabria, ma anche per arginare condotte imprudenti da parte di tanti cittadini calabresi».

 

Obbligo di comunicazione

Nel merito, la presidente spiega cosa prevde il nuovo atto. «L’ordinanza prevede, intanto - spiega la presidente - che tutti coloro che risiedono o sono domiciliati in regione e che vi rientrano da altre regioni o dall’estero, di comunicare la loro presenza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria della provincia di riferimento, di informare il sindaco e il proprio medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e di osservare la quarantena domiciliare di 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi. Chi arriva nella nostra regione deve compilare la scheda di registrazione che si trova al sito emergenzacovid.regione.calabria.it o, in alternativa, deve comunicare la propria presenza alle autorità sanitarie locali».

 

«L’ordinanza prevede anche che, dopo tali comunicazioni, i soggetti dovranno rimanere reperibili per permettere la valutazione sanitaria e l’applicazione delle relative misure di profilassi, compreso l’isolamento.Ho predisposto, con effetto immediato, la chiusura di parchi pubblici e luoghi simili, per evitare il potenziale assembramento di persone. Altro provvedimento, contenuto nell’ordinanza, è relativo all’acquisto di ingiustificate quantità di prodotti alimentari, sanitari e farmaceutici».

 

No a iniziative isolate delle Asp

«Ricordiamo che non è necessario fare scorte perché gli approvvigionamenti saranno sempre garantiti. I responsabili degli esercizi commerciali sono chiamati a vigilare su questo fenomeno.Per quanto riguarda le Aziende Sanitarie Provinciali e le Aziende Ospedaliere regionali, nell’ordinanza è contenuto il divieto ad adottare provvedimenti autonomi in relazione all’emergenza in corso. Tutte le iniziative dovranno essere riconducibili a indicazioni regionali e nazionali e in ogni caso dovranno essere sempre concordate».

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