Expo, la ‘ndrangheta nella realizzazione dei padiglioni Cina ed Ecuador

La creazione dei siti rientrerebbe negli affari dalle imprese del nord Italia controllate dalle cosche, alle quali la Finanza di Reggio, sotto le direttive della Dda, ha sequestrato beni per 15milioni di euro
25 ottobre 2016
08:36

Ci sarebbe stata anche la realizzazione del padiglione della Cina e di quello dell'Ecuador ad Expo 2015 tra gli affari gestiti dalle imprese del nord Italia controllate dalle cosche della 'ndrangheta alle quali la Guardia di finanza di Reggio Calabria, sotto le direttive della Dda, ha sequestrato stamattina beni per un valore di 15 milioni di euro.   

Le mani della ‘ndrangheta su Expò 2015: perquisizioni e sequestro beni


Le stesse imprese destinatarie del sequestro di beni si sarebbero anche occupate, secondo l'accusa, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base di Expò 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell'ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo.

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