Gratteri: ‘Ridurre le scorte e sciogliere la Dia. Così si risparmia’

Non usa mezzi termini il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria intervistato da Giovanni Floris nel corso della trasmissione ‘diMartedì’ di La7: ‘Se potessi ridurrei le tutele del 98%’
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di Redazione
2 dicembre 2015
09:47

«Per risparmiare dovremmo incominciare a tagliare ciò che non serve. Anche al ministero degli Interni ci sono degli sprechi. Ad esempio se io avessi potere, ridurrei le tutele del 98% in Italia».

 


Sono queste le dichiarazioni del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri intervistato da Giovanni Floris nel corso della trasmissione ‘diMartedì’ di la7.

 

«Anche nelle scorte si può risparmiare, ragionando seriamente. Dopo l'omicidio Biagi, per paura che possa accadere un'altra situazione analoga, si è iniziato ad esagerare nelle scorte e nelle tutele».

 

«Il sistema Giustizia potrebbe tagliare sprechi e doppioni anche sciogliendo la Direzione Investigativa – continua Gratteri - una struttura che oggi fa solo misure di prevenzione. Le stesse misure di prevenzione le fanno le Questure, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, per cui sono doppioni, tripli.  Ha detto Falcone che ci vuole la Dia, ma perché si bestemmia, perché si usa sempre il nome di Falcone quando si vuole difendere qualcosa che oggi è fuori dalla realtà, è fuori dai bisogni? E quando Falcone era vivo perché nessuno l’ha votato per il Csm, perché tutti lo combattevano? E dopo morto, chi lo ha combattuto in vita, i gattopardi, sono saliti tutti sui palchi per commemorare».


Per il Procuratore aggiunto di Reggio gli uomini della Dia dovrebbero ritornare ai Corpi di appartenenza, e quindi nelle strutture investigative. Ci sarebbe un considerevole risparmio: «Risparmiamo un dirigente, un ufficio, automezzi, un palazzo».

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